La targa

Intitolazione a Enzo Tortora dei giardini di piazza Dante: venerdì la cerimonia

Il noto conduttore fu vittima di un clamoroso errore giudiziario. La figlia Gaia, giornalista, presenterà il suo libro, che ripercorre la vicenda

Intitolazione a Enzo Tortora dei giardini di piazza Dante: venerdì la cerimonia
Pubblicato:
Aggiornato:

I giardini di Piazza Dante saranno intitolati a Enzo Tortora: l’appuntamento, con il sindaco di Bergamo Giorgio Gori e la figlia di Tortora, Gaia, è in agenda il prossimo venerdì 19 maggio. Alle ore 18, la nota giornalista presenterà alla Sala Galmozzi, in via Tasso 4, il libro nel quale ripercorre la vicenda dell’ingiusto arresto di suo padre. Dal titolo “Testa alta, e avanti”, al termine della conferenza, intorno alle ore 19.30, è in programma lo scoprimento della targa dedicata al padre.

La decisione del Comune di Bergamo

La decisione di intitolare a Tortora questo luogo della città è stata presa dalla Giunta, raccogliendo una proposta di Radicali e +Europa di Bergamo e in accordo con la Commissione toponomastica del Comune. Il famoso conduttore, che era anche autore televisivo e radiofonico, attore, giornalista e politico italiano, fu vittima di un clamoroso caso di errore giudiziario: venne infatti imputato di gravi reati sulla scorta di accuse, formulate da soggetti criminali, addirittura di associazione camorristica e traffico di sostanze stupefacenti.

Dopo sette mesi di reclusione, nel gennaio del 1984, fu liberato, ma il 17 settembre 1985 i due pubblici ministeri del processo, Lucio Di Pietro e Felice di Persia, ottennero la sua condanna a dieci anni di carcere. La sua innocenza fu dimostrata e riconosciuta il 15 settembre 1986, quando venne infine assolto dalla Corte d’appello di Napoli, con sentenza confermata dalla Corte di cassazione nel 1987. Durante questo periodo, Tortora fu eletto europarlamentare per il Partito Radicale (carica dalla quale si dimise, rinunciando all’immunità parlamentare, per affrontare gli arresti), di cui divenne anche presidente. Morì nel 1988, un anno dopo la sua definitiva assoluzione. Proprio dall’essere «simbolo della ricerca di verità e giustizia» nasce la proposta di intitolare i giardini di piazza Dante (dove anni fa fu posta una targa, poi trafugata da ignoti) all'uomo.

Il libro della figlia Gaia

Gaia Tortora è ora giornalista televisiva e vicedirettrice del Tg La7, oltre che conduttrice di «Omnibus», primo talk del mattino. La vicenda del genitore per lei rappresenta «uno dei più clamorosi casi di malagiustizia del nostro Paese, ma anche un calvario umano che durerà anni, deviando il corso delle vite di tutte le persone coinvolte». Nel libro, edito da Mondadori, ne racconta la storia.

Alla presentazione del libro, organizzata alle 18 di venerdì 19 maggio nella sala Galmozzi di via Tasso 4 dall’Associazione InnovaBergamo, partecipano Gaia Tortora, il primo cittadino Giorgio Gori e il deputato Filippo Sensi. L'ingresso è libero, con prenotazione a coordinamento@innovabergamo.it

Seguici sui nostri canali