Via Fermi a Curno chiuderà per tre mesi. Il sindaco Saccogna: «Sarà un massacro»
Il Comune ha incontrato Rfi e Italfer per chiarire e discutere alcuni punti critici della bozza di convenzione per la realizzazione del sottopasso in via Roma
di Monica Sorti
È quasi pronto il progetto esecutivo su via Fermi, mentre si sta ancora lavorando per trovare un accordo su via Roma. È quanto emerso dalla nuova riunione che si è tenuta la scorsa settimana tra l’Amministrazione comunale di Curno, rappresentata dal sindaco Andrea Saccogna e dall’assessore ai Lavori pubblici, Paolo Pelliccioli, i tecnici di Rfi e i rappresentanti di Italfer.
L’incontro aveva lo scopo di chiarire e discutere alcuni punti critici presenti nella bozza di convenzione che ha per oggetto la realizzazione del sottopasso ciclopedonale su via Roma, resasi necessaria in seguito al progetto del raddoppio ferroviario sul tratto Bergamo-Ponte San Pietro.
La bozza, trasmessa il 19 aprile da Rfi al Comune di Curno, è stata analizzata dalla Commissione consiliare, della quale, oltre all’amministrazione, fanno parte il gruppo consiliare di minoranza “Obiettivo Curno” e il Comitato civico “Raddoppio sì ma non così”.
«Durante la riunione ci hanno aggiornato su via Fermi, spiegandoci che su quel lotto il progetto esecutivo è quasi pronto perché, come ci avevano anticipato, è la parte che volevano partisse prima», spiega il primo cittadino Saccogna.
Ma c’è una “ma” che non è cosa da poco, dato che il progetto prevede lavori per sette mesi, di cui gli ultimi tre con la strada chiusa. «Sarà un massacro, ma dicono che non c’è alcuna alternativa», dice ancora Saccogna, esprimendo preoccupazione per questa decisione che interessa un tratto viabilistico già oggi al limite del collasso.
Fino all’incontro della scorsa settimana, le notizie su via Fermi davano per certo che l’arteria sarebbe rimasta sempre aperta (...)
Io devo andare in tirocinio proprio al centro zebra dove c'è il sole e la Terra. Posso sapere come faccio a raggiungere il mio tirocinio?
Ottimo già ci vogliono due ore per fare avanti e dietro da Curno a Bergamo, così sarà veramente il delirio per tutti i lavoratori. Ennesimo colpo basso di RFI, società già al limite dello scandalo per come tiene i treni ed ora si fa riconoscere anche sul campo della cantieristica. Complimentoni davvero, tanto a pagare sono sempre gli onesti lavoratori.
...chissà che sia la volta buona per allontanare la gente dai centri commerciali.......ahahaha speriamo...W le botteghe artigiane e spostatevi in bici/moto/piedi.......
Io abito a Curno, fortunatamente in una zona in cui riesco a baipassare quella zona quando lavoro, ma poi ragazzi sarà un macello, perché è la via principale per andare nella zona commerciale dove ci va parecchia gente.
Mi sbaglierò, ma se il doppio binario non arriva a Ponte s. Pietro sarà sicuramente un'opera incompleta e dopo giù soldi ancora. Se è così sono i soliti lavori all italiana. Tutto ben calcolato