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Mi ha anticipato con dolci parole la Roberta. Tutti a consegnare urgentissime e preziosissime merci, facciamo un sondaggio? E guai a pensare di valutare la bici (anche elettrica se uno non se la sente, ma anche scooter è meglio dell'auto) per entrare in città chessò da Curno o da Lallio. Una cosa che all'estero è la normalità (percorrere 10-15 km in bici) qua fa inorridire. Io vado in bici "con la pioggia, la neve, il caldo e il freddo e in tempi ragionevoli" e tante volte mi pesa partire all'alba in inverno con 0 gradi, di sicuro non è un mezzo comodo ma è l'unico sostenibile. Poi se non la capite amen, è una battaglia persa cambiare le abitudini specie se cattive.
Sarebbe bello avere i numeri di quanti degli incolonnati hanno "le merci" da consegnare. Se uno lavora a bergamo è più probabile che sia un lavoratore dei servizi. Ma ovvio che la difesa ad oltranza dell'automobile con 1 posto su 5 occupato deve essere portata avanti senza se e senza ma.
E anche questi lavori mi sa che sono un magna magna come il raddoppio Bergamo-Milano che sembrava (a detta loro) innovativo sui tempi di percorrenza. Ma c'è poi stato questo risparmio di tempo sulla percorrenza? Credo proprio di no.
Non trovo il raddoppio Bergamo-Ponte così fondamentale. Potevano fare raddoppi parziali di scambio (come su alcune funicolari monobinario dove una sale e l'altra scende...) es. in zona ospedale. Visto poi che il traffico ferroviario non mi sembra sia così intenso su questa tratta. Sono passato ieri pomeriggio ma non ho visto nessuno lavorare sotto al ponte chiuso... e scommetto che non vedremo lavori fin dopo Pasqua. Questa inerzia è proporzionale al rispetto che le istituzioni hanno per i cittadini = zero.
W la bicicletta, ancor di più se scampanellante! Comunque, pensavo peggio il traffico.
Ha ovviamente ragione anche Marcello. Bisogna fare di tutto per stroncare i comportamenti anacronistici e snob di quelli come quel signore li', evidentemente un perdigiorno che circola per Bergamo in bicicletta. Anche a lui che fa pochi chilometri, questi politici smidollati e alieni a questa società illumiata dovrebbero rendere la vita impossibile, cosi' che molli la bici e si metta in coda insieme a noi che siamo in auto, possibilmente pero' dietro e non davanti ed evitando di occuparci il parcheggio. 200.000 siamo, e una città per almeno 200.000 auto vogliamo.
È indubbio che c'è chi pensa e crede che lavorare significhi solo guardare lo schermo di un pc di inviare email, vedersi in riunioni in video e altro, di conseguenza può gironzolare in bici o bus. Invece c'è tanta gente che lavora diversamente, producendo veri beni, vendendoli e consegnandoli. Come me, lo fanno migliaia di persone, anche con la pioggia, la neve, il caldo e il freddo e in tempi ragionevoli. Lo possono fare solo con auto, furgoni, camion, non coi trenini, le bici o i bus elettrici. La realtà è diversa dalla fantasia da scrivania.
Il signor Giuseppe Francesco può permettersi di girare in bici (e di prendere in giro il prossimo che invece non può farlo) evidentemente perché lui abita in centro città. Gli segnalo che il comune di Bergamo fa 120.000 abitanti, ma intorno a esso abitano almeno il doppio di persone (più di 200.000 di sicuro) che di solito non possono andare al lavoro in bici, perché di chilometri da percorrere ne hanno tanti. La congestione del traffico impatta anche su chi non vuole affatto entrare nella vostra preziosa città (p.s. tenetevela pure, io ormai la evito!), ma ci deve girare intorno. Certe persone sono capaci solo di fare altezzosa ironia, del tutto fuori luogo. E sempre uguale. Come sono monotoni!!!
Ha ragione FG come al solito. Noi non vogliamo piú treni, autobus, ciclbilitá. Noi vogliamo tutto fatto e pensato SOLO per le auto, perché non ci é bastato ancora e vogliamo continuare a passare la vita in auto finché campiamo.
Io oggi ho percorso 330 km in 4 province, pensa forse si possa fare in bici scampanellando? Il caos è solo e sempre a danno di chi lavora. Non sipuò più uscire o untrare in Bergamo da via moroni per la corsia a favore dei bus cinesi; non si può più entrare e uscire da Bergamo da via San Bernardino. La ciorconvallazione si trova l'uscita per Dalmine chiusa da mesi, con il blocco della stessa, tutte le mattine. Devono uscire tutti a curnasco bloccando la circonvallazione, come nell'altro senso. Non si può più passare dalla strada statale Bergamo Milano (strada poco importante, evidentemente per chi vuole i bus cinesi) neanche a Dalmine, bloccando tutto il traffico. Date un 'alternativa ai vostri blocchi, signori presidente della provincia, signora sindaca di Bergamo, signor sindaco di Dalmine, che la gente lavora e paga le tasse, con i cui soldi prendete lo stipendio.
Che belle tutte queste notizie di chiusure strade e code ma intanto non viene fatto nulla e la polizia locale latita…(o si palesa solo il primo giorno)
In bici sono passato alla grande. Scampanellando per ricordare che esiste come mezzo di trasporto e non per "gironzolare".
Se almeno facessero il raddoppio fino a Ponte... per raddoppiare solo metà della tratta (fino a Curno) disagi per anni: quando chiuderanno via San Bernardino in entrambi i sensi sarà il caos. RFI non aveva soluzioni migliori???