«Zone rosse anche alla Celadina»: la richiesta dei consiglieri del centrodestra
Dopo il successo in vie sensibili come via Paglia e Malpensata, la proposta di ampliarle anche nel quartiere: «Qui spaccio e aggressioni»

A Bergamo, in via Paglia, Bonomelli, Novelli e in Malpensata, le cosiddette "zone rosse", più precisamente zone a controllo rafforzato, sono attive ormai da qualche settimana, con soddisfazione dei residenti. Ora le liste del centrodestra cittadino chiedono quindi di replicare questo modello anche nel quartiere della Celadina con un Ordine del giorno urgente.
«Anche altri quartieri»
A prima firma del consigliere Alessandro Carrara (Lega), l'ordine del giorno parte dalla considerazione che «negli scorsi giorni, tramite intervento del prefetto, sono state istituite delle "zone rosse" volte a garantire maggior sicurezza in alcune aree sensibili della città» e che, allo stesso tempo, «il tema sicurezza riguarda anche diversi quartieri periferici della città».
Le aggressioni
Da qui porta l'attenzione sul quartiere di Celadina che, ricorda il consigliere, «come riportato anche da diversi quotidiani locali, nel giro di poche settimane si sono verificate delle aggressioni all'interno di alcuni esercizi commerciali. Il quartiere è oggetto da diverso tempo da episodi legati allo spaccio di sostanze stupefacenti. I residenti lamentano un presidio adeguato da parte delle Forze dell’Ordine e si dicono preoccupati per la situazione».
Da qui quindi la richiesta di «valutare, tramite coordinamento con Questura e Prefetto, l'estensione delle Zone Rosse anche al quartiere Celadina.
Zone rosse???? Sono un escamotage demagogico-elettorale per spostare il problema, dal centro alle periferie, e poi ai paesi vicini e poi .... e poi.....Si accontenteranno i residenti di via paglia, stazione, malpensata. Dice bene il signor francesco giuseppe, redona, loreto, monterosso, valtesse. Si parla tanto di carenza forze dell'ordine e poi chiediamo di militarizzare tutti i quartieri. Potro' essere d'accordo, Ok, ma il problema e' centrale. O li rinchiudiamo tutti, italiani ed extracomunitari, in via Gleno o cerchiamo di integrare chi cerca lavoro. Sui clandestini c'e' solo una soluzione, rimpatrio o regolarizzarli. Cosa si fa'? Le aziende dichiarano di non riuscire a reperire in medi il 54% di forza lavoro, il tasso di occupaz e' al 68,8% con 500.000 lavoratori in servizio. disoccupazione al 4,6%. Perche' non si riesce a colmare quel 4,6% o il 30,2% di occupati? Li vogliamo tutti laureati? Li vogliamo tutti con esperienza appena in culla? I corsi di formazione prenatale ancora non li hanno inventati. Ho solo lanciato una idea, occorre solo lavorarci sopra. By Salvatore
In quanto residente a Celadina da sempre trovo questa proposta inadeguata e uno stigma per il quartiere. A Celadina c'è da sempre lo spaccio, come in molti altri quartieri a Bergamo e la presenza di persone che accedono ai servizi ats come il Sert. Non penso che imporre una misura temporanea possa servire a risolverlo. Il presidio del territorio da parte delle forze di polizia può essere fatto comunque e non solo dopo singoli eventi violenti e/o criminali, con modalità emergenziale. Per il mio quartiere vorrei più spazi ricreativi per adolescenti e minori con progetti educativi duraturi, più infrastrutture e servizi, attività culturali per tutta la comunità. Vorrei avvisare il Consigliere Carrara che in quartieri come Celadina, chi ha preceduto l'attuale amministrazione, non ha mai fatto nulla.
Espulsione x chi commette reati e delinque e non si integra con la comunità
Ma invece sforzarsi di capire quale sia il motivo di tanta marginalità ? Le risposte ai disagi sociali non possono essere di continua chiusura. Anche gli abitanti di quei quartieri soffrono la marginalità, data da un comune che ha arricchito il suo centro borghese e dimenticato i quartieri più esterni. La risposta a lungo termine non può essere "mettiamoci la polizia". C'è bisogno di politiche un po' più lungimiranti
La politica dell'accoglienza sfrenata e incontrollata ci ha portato a questo disastro. Ora ne paghiamo le conseguenze.