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Il giallo della chiusura della Chicca Almeno ora salviamo i suoi fiori!

Il giallo della chiusura della Chicca Almeno ora salviamo i suoi fiori!
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Perché la Chicca, l’ormai storico caffè di via Pignolo, ha chiuso improvvisamente? La gente del borgo se lo chiede, a questo locale si era affezionata: era uno dei pochi esercizi pubblici del borgo che ancora funzionava molto bene, un vero punto di riferimento che era conosciuto anche fuori dal borgo. Se dicevi: «Andiamo a bere il caffè alla Chicca», in città tutti sapevano di che cosa si stava parlando. Circa un mese fa la Chicca ha chiuso. Non ha abbassato la saracinesca e non ha nemmeno tolto i gelati dal frigorifero. Ha chiuso come se la barista avesse dovuto uscire improvvisamente per cinque minuti dimenticando di attaccare il biglietto: «Torno subito». Tutto perfetto, tutto immobile. La gente del borgo si sente orfana della Chicca, ma non soltanto. I titolari del bar avevano cercato di fare della via un piccolo giardino, con diverse fioriere che venivano ben curate. Ora anche i fiori rischiano di morire.

 

 

Ed ecco che al giornale arriva la lettera di un’abitante del borgo, Barbara Savà, la quale lancia un appello: non lasciamo morire le piante che ingentiliscono la via, che la rendono più bella. Se chi le ha regalate al borgo non può più curarle, pensiamoci noi. Spiega Barbara: «Il borgo è meraviglioso, ma è ancora poco frequentato, poco conosciuto forse. Bisogna che ognuno di noi, penso anche ai commercianti, si dia un po’ da fare. Queste piante davvero rendono la via più bella, l’idea dei gestori della Chicca era stata molto meritoria, è un regalo che hanno fatto al borgo. Ora, se loro non ci sono, non dobbiamo fare morire queste piante. Io passo ogni giorno con le bottiglie e verso circa tre, quattro litri, ma non bastano e di più non riesco a fare. Basterebbe che ciascun negoziante si prendesse il compito di bagnare qualche pianta, un lavoro di cinque minuti al giorno, se diviso. Anche qualche residente può dare una mano, basta organizzarsi».

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Barbara sottolinea l’importanza di mantenere la bellezza di queste piante che danno al borgo un senso di luce, di colore. Piante che erano state inserite dai titolari della Chicca anche a costo di sfidare il regolamento comunale che non...

 

Articolo completo a pagina 8 di BergamoPost cartaceo, in edicola fino a giovedì 24 ottobre. In versione digitale, qui.

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