I guasti da domenica

La funivia Albino-Selvino ha 60 anni (e in questi giorni li dimostra tutti...)

La funivia Albino-Selvino ha 60 anni (e in questi giorni li dimostra tutti...)
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Non ci fossero di mezzo la sicurezza di centinaia di passeggeri e le necessità di quanti la utilizzano per recarsi a scuola ed al lavoro, verrebbe da scomodare Edoardo Vianello e la sua nota canzone Guarda come Dondolo. I giorni di Santa Lucia non hanno portato buone nuove per la funivia Albino-Selvino, gestita nell’ambito del Consorzio Bergamo Trasporti Est da Sab Arriva, dove ci sono stati due guasti che hanno a quanto pare “lasciato per aria” decine di viaggiatori.

Domenica i primi problemi. Domenica 10 dicembre si era verificato un problema provvisorio, segnalato all’utenza anche attraverso un post su Facebook, pubblicato in tarda serata dal sindaco di Selvino, Diego Bertocchi: «La funivia nella giornata odierna ha avuto un guasto tecnico. Il gestore Sab Arriva assicura che riuscirà a risolvere il problema. In ogni caso è già attivo il servizio sostitutivo tramite bus. Buonanotte Altopiano!». In effetti allarme rientrato, dato che nella mattinata di lunedì lo stesso primo cittadino assicurava in stampatello: «Il Servizio Funivia è ripreso regolarmente».

 

 

Poi di nuovo il 13 dicembre. La notte fatata della Santa e dell’asinello deve però aver portato carbone per l’impianto che in poco più di 7 minuti collega la Valle Seriana con l’Altopiano, dato che secondo le segnalazioni di alcuni lettori (al momento gli uffici Sab Arriva hanno declinato la nostra richiesta di contatto, né risultano dettagli all’Ufficio Turistico di Selvino) un altro guasto si sarebbe verificato nella mattinata del 13 dicembre, quando la sovrapposizione di due funi avrebbe bloccato una trentina di viaggiatori in cabina, sospesi nel vuoto. Un incidente probabilmente simile a quello occorso nel 2016 a una funivia sul Monte Bianco, quando sedici turisti furono costretti a trascorrere sospesi addirittura l’intera notte. In questo caso la perizia dei tecnici prontamente allertati (da qualche tempo non vi è personale di servizio nelle cabine della funivia) ha fatto scendere i passeggeri in sicurezza, provvedendo a ripristinare la tensione delle funi, ripristinandone la corretta posizione.

Sessantanni da... revisionare! Per la funivia Albino-Selvino si avvicina un compleanno importante: il sessantesimo di attività, che ricorre nel 2018, essendo stata inaugurata nel 1958. Un compleanno che per legge bisogna festeggiare con una precisa revisione, con il rilascio di un nuovo nulla-osta per il proseguimento dell’apertura al pubblico esercizio. Proprio per questo stringente obbligo di legge e per tutelare l’utilizzo quotidiano dell’impianto da parte di studenti, lavoratori e turisti, la scorsa estate la Regione Lombardia ha annunciato uno stanziamento di 888.070 euro, per coprire (nel 2018) la metà delle spese di revisione. L’altra metà è appannaggio del Comune di Selvino, dato che la spesa complessiva è 1.776.140 euro.

 

 

Un po' di storia e una chicca. La funivia fu progettata nel 1954 dal professor Vittorio Zignoli del Politecnico di Torino, con una velocità di marcia di 7 minuti al secondo. Nel 1988 l’impianto fu completamente rinnovato e l’anno successivo passo in gestione alla Società Autoferrovie Bergamo (SAB). Nel 2010 furono sostituite funi portanti, traenti e fune di soccorso, ma, soprattutto le due cabine. Una di quelle dismesse è finita in un agriturismo lungo la via per Aviatico, di proprietà di Ivan Tiraboschi. È la Cableway room, una stanza matrimoniale del tutto originale, con materasso ad acqua, lucernario panoramico, grande schermo e piscina. Le prenotazioni sul sito fioccano soprattutto da parte di coppie di sposi e innamorati. Per dirla con il sindaco: «Buonanotte Altopiano!».

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