Appunti post Atalanta-Palermo

La notte dopo la quarta sconfitta

La notte dopo la quarta sconfitta
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Era iniziata con la Curva ad incitare e uno stadio coinvolto nel sostegno, è finita con i fischi dei 14mila del Comunale, un summit tra dirigenza e allenatore che si protratto fino a notte fonda e una squadra in ginocchio che preoccupa seriamente tutti quanti. Atalanta–Palermo è stata la fiera dell’assurdo, dell’incredibile, dell’inspiegabile. Dalle scelte di campo, passando per i gol mancati, dalla rete subita a partita pressoché conclusa fino a quella luce accesa nell’ufficio del presidente Percassi a pochi metri dagli spogliatoi.

 

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Summit post gara nella pancia dello stadio. Partiamo dalla fine e, in attesa di capire se sono maturate delle decisioni, ricostruiamo il dopo gara. Al fischio finale, poco dopo il mancato rigore assegnato a Kessie, lo stadio ha sonoramente fischiato i giocatori. Durante l’uscita dal terreno di gioco tutti i nerazzurri erano a testa bassa e per la prima volta in stagione si è sentito forte e chiaro dalla Curva l’invito a tirare fuori gli attributi. Gli unici timidi applausi, incredibilmente, sono arrivati per Diamanti sia all’uscita dal campo durante la partite che dopo l’intervista a Sky.

Nella zona mista ha parlato Pinilla, i giocatori sono usciti alla spicciolata senza che all’esterno dell’impianto ci fossero capannelli di tifosi arrabbiati, ma è significativo quanto accaduto all’interno dello stadio. Dopo il giro delle tv, Gasperini ha parlato in sala stampa e intorno alle 23.30 sembrava ormai libero quando nell’ufficio del Presidente è iniziato un summit con tutti i dirigenti presenti. Lasciando la zona riservata alla stampa si sono notate infatti le auto ferme nel parcheggio interno e il confronto è continuato per almeno un’ora e mezza. Gasperini è uscito dallo stadio alle 00.57 a bordo del suo Suv blu elettrico, i dirigenti si sono fermati all’interno dell’impianto fin verso la 1.45 quando tutto, intorno, era ormai chiuso.

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Il prepartita e il modulo. E dire che la serata era iniziata con il migliore degli auspici. Fin dal riscaldamento i tifosi hanno spinto la squadra, lo speaker ha addirittura anticipato l’ingresso delle squadre attaccando la musica a tutto volume quando solo i panchinari stavano sbucando dal tunnel, segno evidente della gran voglia di tutti quanti di vedere lo stadio unito e una bella vittoria. In Curva Pisani, oltre ai soliti striscioni, un drappo bianco ai pali certificava il pieno sostegno a Paloschi e Gasperini rimandando al mittente critiche e “teatrini”, ma la partita, purtroppo, ha detto molto altro.

Un dettaglio, per nulla secondario, è legato alle distinte ufficiali. Al momento della distribuzione i giornalisti in sala stampa hanno letto chiaramente uno schieramento con il 4-4-2: Konko, Masiello, Toloi, Dramè in difesa, D’Alessandro, Freuler, Kessie e Spinazzola a centrocampo e Gomez davanti con Pinilla. Secondo qualcuno ben informato Gasperini aveva provato nel pomeriggio proprio questo schieramento e in tribuna, tra i tifosi, la novità ha lasciato un po’ basiti. Fin dalle prime battute, la squadra si è sistemata invece con il 3-4-3 tanto caro al mister di Grugliasco con giornalisti e tifosi che per un buon quarto d’ora hanno cercato conferme dai movimenti dei giocatori.

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Confusione totale e cambi fischiati. Già al termine del primo tempo, nonostante il sostegno della Curva, dagli altri settori dello stadio lo 0-0 parziale è stato fischiato senza troppe remore, ma con il passare dei minuti la preoccupazione dei tifosi si è trasformata prima in tensione e poi in rabbia vera. Al momento dell’ingresso in campo di Kurtic per D’Alessandro più di un tifoso ha storto il naso, quando Gasperini ha inserito Paloschi nel finale togliendo Pinilla tanti tifosi della tribuna hanno sbottato e non le hanno certo mandate a dire.

Il gol di Nestorovski ha tolto alla Dea pure quel punticino che sarebbe stato comunque negativo alla luce delle aspettative e della prestazione. I tifosi delusi lasciando lo stadio hanno manifestato grande preoccupazione non tanto per i punti in classifica quanto per le risposte che la squadra non riesce a dare: non si vede una traccia, non si vede qualcosa di positivo cui aggrapparsi e nemmeno un giocatore che in questo momento può trascinare il gruppo. È un momento difficilissimo, inaspettato e complicato da risolvere: l’amichevole con il Pontisola in programma a Zingonia è stata annullata, la squadra si allenerà alle 15 al Centro Bortolotti.

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