Il sindaco: «Via alla riqualificazione»

I mitici anni d’oro dell’Antares Giù i muri della disco di Albino

I mitici anni d’oro dell’Antares Giù i muri della disco di Albino
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La decisione definitiva del Consiglio comunale è arrivata venerdì 7 dicembre e, tecnicamente, è definita «adozione, in variante al Pgt del piano attuativo denominato “NE7-Antares”». In pratica, è il via libera all’abbattimento (con successiva ricostruzione) dell’ex discoteca Antares di via Provinciale, in virtù di un progetto approvato dal Consiglio comunale di Albino. Si tratta di un importante accordo fra pubblico e privato, dove il Comune ottiene oneri di urbanizzazione (36 mila euro) e opere compensative (circa 110 mila euro che riguardano anche la sponda sinistra del vicino torrente Albina) in cambio della possibilità di edificazione ex novo. Il sindaco Fabio Terzi ha commentato con estremo favore l’avvenuta approvazione: «Finalmente – ha dichiarato il primo cittadino dopo il Consiglio –, dopo anni, sarà possibile sistemare questo comparto dismesso e lasciato a sé. L’edificio sarà abbattuto e al suo posto ne sorgerà uno nuovo. Oltre a questo, verrà riqualificata la sponda sinistra del torrente Albina. Avremo molti metri quadrati di superficie a verde da utilizzare come parco e passaggio pedonale per collegare il centro alla ex provinciale».

 

 

La minoranza, pur accogliendo l’idea di dare ordine a un’area in totale degrado creando un’utile messa in sicurezza del percorso fra il centro e la stazione Teb, nutre dubbi sull’eccessiva altezza (circa 16 metri, tre in più dell’attuale) della nuova costruzione e sul fatto che l’edilizia sociale venga penalizzata in questo ambito e più complessivamente sull’intero territorio, stante l’approvazione nel medesimo Consiglio della Variante puntuale al Piano di governo del territorio. Ora i cittadini hanno due mesi di tempo per presentare osservazioni, prima che il Consiglio comunale ne prenda visione e adotti il Piano in via definitiva.

 

[Un gruppo di ragazzi all'Antares nel 1988]

 

Nei commenti del giorno dopo, a dominare la scena non sono però metri quadrati (2.900 quelli complessivi di superficie lorda di pavimento) e volumetrie, ma i ricordi di chi gli anni ruggenti dell’Antares li ha vissuti di persona. Lo stabile negli Anni ’70 ospitava il Cinema Ariston, costituendo un’abbinata, celeberrima in Val Seriana, con il Cinema Apollo situato dalla parte opposta della Provinciale. I semafori «dei cinema di Albino» erano probabilmente i più odiati dagli automobilisti. Finita l’epoca delle pellicole, arrivò quella delle discoteche e nel 1986 nacque l’Antares, avviato e gestito dalla famiglia Lazzaroni. Nello stabile di fronte, più o meno negli stessi anni, arrivò invece...

 

Per leggere l’articolo completo rimandiamo a pagina 54 del BergamoPost cartaceo, in edicola fino a giovedì 20 dicembre. In versione digitale, qui.

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