Un signor giocatore

Musa Barrow è già grande E mister Gasperini lo sa benissimo

Musa Barrow è già grande E mister Gasperini lo sa benissimo
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Una delle frecce più appuntite dell’arco a disposizione di Massimo Brambilla e della sua Primavera nerazzurra è senza dubbio Musa Barrow, talento gambiano in grado di stupire tutti con le sue doti e le sue giocate. L’attaccante che indossa la maglia numero 9 sta prendendo per mano i compagni e li sta guidando in vetta alla classifica attraverso prestazioni maiuscole. E, dopo averlo convocato per la sfida di Coppa Italia contro il Sassuolo andata in scena mercoledì 20 dicembre, ci sono diversi motivi per cui Gasperini dovrebbe aggregarlo in pianta stabile in prima squadra.

Qualche buona ragione. Attualmente il tecnico di Grugliasco vanta nel ventaglio delle possibili soluzioni offensive due punte centravanti di peso come Petagna e Cornelius (differenti tra loro per modo di giocare) e un terzo attaccante con caratteristiche anche da seconda punta come Luca Vido. Quest’ultimo, classe ’97 arrivato in estate dal Milan, ha collezionato quattro presenze in stagione, troppo poco per trovare la fiducia necessaria per fare bene. Probabilmente il mister, però, non lo ritiene pronto per affrontare il campionato di Serie A. Durante il mercato di gennaio, dunque, Vido potrebbe essere ceduto in prestito per trovare continuità, crescere e migliorare. Proprio in quest’ottica, Gasperini potrebbe promuovere Musa Barrow terzo attaccante della sua rosa, pronto a entrare in caso di forfait di una delle due punte a disposizione o a rompere gli equilibri a partita in corso.

 

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Le qualità di Barrow. Il gioiellino nativo del Gambia ha dalla sua dei numeri impressionanti nel campionato Primavera, dove ha già segnato 17 reti in 13 partite, a cui si aggiunge la doppietta negli ottavi di finale di Coppa Italia. Il suo grande fiuto per il gol potrebbe fare comodo al mister orobico nelle situazioni di partita in cui l’Atalanta non riesce a sbloccare il risultato. Inoltre, un altro motivo per cui il tecnico dei bergamaschi dovrebbe puntare su Barrow, è il fisico importante di cui è dotato il ragazzo nonostante la giovane età. Barrow potrebbe soffrire poco l’impatto con la realtà professionistica contro difensori più strutturati ed esperti. Altra ragione per cui il 9 della Primavera potrebbe essere aggregato alla prima squadra è che l’esperienza lo aiuterebbe a crescere esponenzialmente in poco tempo. Rapidità di gambe, velocità nel muovere la sfera e nell’effettuare le giocate, oltre a l l’esplosività negli spazi stretti, sono tutte caratteristiche di cui Barrow è dotato e non comuni nei giovani talenti, ma utili per ritagliarsi spazio tra i grandi. Senza dimenticare la duttilità del centravanti dell’Under 19, capace sia di giocare al centro di un attacco a tre, come viene attualmente utilizzato da Brambilla, sia come esterno offensivo, dove l’ha schierato Walter Bonacina nel girone di ritorno dello scorso campionato.

 

 

Il futuro immediato. Gasperini segue da vicino le prestazioni offerte da Musa Barrow, tanto da farlo giocare già con i grandi in amichevole, e la convocazione in prima squadra per la Coppa Italia dimostra l’attenzione rivolta al giovane attaccante arrivato a Zingonia nell’estate del 2016. Ci ha impiegato davvero poco il diciannovenne ad adattarsi al calcio italiano, completamente diverso da quello africano; un messaggio importante lanciato dal ragazzo alla dirigenza orobica e al tecnico, come a dire: «Io sono pronto per il grande salto». Ovviamente, però, l’ultima parola spetta sempre all’allenatore. Proprio quest’ultimo ha stupito il popolo bergamasco con le sue scelte nella passata stagione, quando schierò in campo giovani in rampa di lancio del calibro di Gagliardini, Conti e Caldara. Il 2018 potrebbe essere l’anno di Musa Barrow. Gli addetti ai lavori se lo augurano, perché vedere un giocatore uscito dal vivaio affermarsi in Serie A sarebbe un’altra enorme soddisfazione per un movimento in continua crescita. Le ragioni espresse sono più che sufficienti per pensare che il ragazzo si possa giocare una chance con i grandi. Del resto Musa è già grande.

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