La vittoria nei quarti di Coppa Italia

Sì ragazzi, è successo davvero abbiamo sbattuto fuori la Juve

Sì ragazzi, è successo davvero abbiamo sbattuto fuori la Juve
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È successo, è successo davvero. Andate a casa, svegliate i vostri figli e fate festa. Tutta la notte, se serve anche domani al lavoro. Al Bar. Per strada. In chiesa. Dove volete. L’Atalanta di Gasperini ha distrutto, demolito, messo in ginocchio la Juventus. I Marziani sono quelli nerazzurri, trascinati da uno Zapata semplicemente stellare (seconda doppietta stagionale alla Juventus, venti gol complessivi) e dall’ottimo Castagne gli orobici vincono 3-0 contro Cristiano Ronaldo e i suoi fratelli, con Berisha che non è praticamente mai chiamato in causa in una serata che ci ricorderemo per tutta la vita. Adesso aspettiamo la semifinale contro la Fiorentina ma, permetteteci, è un pensiero che ci toccherà forse tra qualche giorno. Adesso è il momento di godere, esaltarsi e non smettere un momento di sorridere. È successo davvero, abbiamo buttato fuori la Juventus.

 

 

Tutto confermato nelle scelte iniziali di Gasperini rispetto alle attese della vigilia. Mancini e Pasalic vanno in panchina, tornano dall'inizio Palomino (insieme a Toloi e Mancini) e Freuler (vicino a de Roon) per una Dea che schiera la miglior formazione possibile. Berisha è il portiere, Hateboer e Castagne gli incursori laterali mentre in attacco tocca ancora al tridente delle meraviglie orobiche Gomez–Ilicic–Zapata. Nella Juventus, panchina per Cancelo e Pjanic con attacco formato da Cristiano Ronaldo, Dybala e Bernardeschi. Serata fredda a Bergamo, ma non polare come ci si poteva aspettare, sulle tribune circa diciannovemila spettatori di cui meno di un migliaio presenti nel settore ospiti.

 

 

Dopo lo spettacolo del Bandierù e i fuochi d’artificio fuori dallo stadio, la gara inizia con i nerazzurri molto aggressivi e attenti sia alla fase difensiva che a proporsi in avanti. Gomez al 2’ mette dentro un bel pallone per Ilicic che arriva sul fondo e crossa per Zapata, ma il colombiano ha un angolo di porta troppo stretto e Szczesny riesce ad intervenire. Il Papu è in gran vena, al 4’ il suo destro da fuori area si spegne alto, ma l’Atalanta è in pieno controllo della situazione e al 6’ tocca a de Roon rubare un gran pallone ai 25 metri concludendo però sul fondo con il destro.

La Juventus dei marziani non c’è, all’8’ Gomez mette dentro un pallone perfetto per Zapata che si presenta solo davanti a Szczesny ma trova Chiellini a salvare in angolo: sul tiro dalla bandierina, Djimsiti di testa la gira sul fondo in bello stile. Zapata lotta benissimo con Rugani, al 13’ il destro del numero 91 è ben controllato dall’estremo juventino, ma è al 24’ che Szczesny deve superarsi: destro secco a incrociare di Gomez, palla destinata all’angolino e grandissimo intervento a deviare in angolo.

 

 

Dalle parti di Berisha la Juventus non si vede mai e dopo un doppio cambio per infortunio (Pasalic per Ilicic e Cancelo per Chiellini) l’Atalanta combina qualcosa che alla vigilia poteva succedere solo nei sogni più belli. Al 37’ Castagne ruba palla a Cancelo e si invola verso la porta bianconera, il destro piazzato è vincente e il quarto gol assoluto con la maglia della Dea (due in campionato e due in coppa) fa letteralmente esplodere lo stadio. Nemmeno il tempo di riprendersi un attimo e Gomez pesca Zapata al limite dell’area, il movimento di Pasalic aiuta il colombiano a prendere lo spazio giusto per il tiro e al 39’ il diciannovesimo gol stagionale del centravanti colombiano (decima partita di fila in rete tra campionato e coppa) fissa un incredibile 2-0. Allegri viene allontanato, prima del riposo arrivano i gialli pesanti per Djimsiti e Freuler (erano diffidati) e la Juve cerca fortuna solo con un paio di punizioni, senza trovare mai il pertugio giusto.

 

Dopo l’intervallo passato praticamente a cantare tre metri sopra il cielo, i tifosi della Dea assistono a una ripresa in cui la Juve cerca di fare qualcosa dalle parti di Berisha senza praticamente mai impensierirlo. Al 50’ Toloi toglie un pallone importante dai piedi di Ronaldo, al 51’ Zapata mette in porta Pasalic che viene rimpallato e al 53’ Rugani sfiora l’incrocio dei pali con un colpo di testa in bello stile che non trova la porta per un soffio e dopo una mezza parata di Berisha su Khedira (68’) i nerazzurri chiudono definitivamente la pratica con la doppietta di Duvan Zapata che arriva a quota venti gol stagionali.

Lo stadio è in festa, Bergamo esulta per una di quelle imprese che resteranno per molto tempo negli occhi e nel cuore di tutti quelli che amano i colori nerazzurri. La festa sfrenata con i giocatori dopo il fischio finale, la gioia dei ragazzi che per una ventina di minuti non lasciano lo stadio continuando a cantare sono emozioni incredibili di chi sta vivendo davvero una favola e non ha nessuna intenzione di svegliarsi. Anzi, pensandoci bene: e chi dorme stanotte?

 

 

Atalanta – Juventus 3-0

Reti: 37’ Castagne (A), 39’ e 86’ Zapata (A)

Atalanta (3-4-1-2): Berisha, Toloi, Djimsiti, Palomino (89’ Masiello), Hateboer, de Roon (91’ Gosens), Freuler, Castagne, Gomez, Ilicic (26’ Pasalic), Zapata. All. Gasperini

Juventus (4-3-3): Szczesny, De Sciglio, Rugani, Chiellini (27’ Cancelo), Alex Sandro, Bentancur, Khedira (71’ Pjanic), Matuidi, Bentancur, Cristiano Ronaldo, Dybala (61’ Douglas Costa). All. Allegri

Arbitro: Pasqua di Tivoli (Tonolini e Tegoni; La Penna; Doveri e Marrazzo)

Ammoniti: 43’ Djimsiti (A), 45’+1 Freuler (A), 54’ Hateboer (A), 79’ Rugani (J), 79’ Pjanic (J)

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