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10 cose da sapere sulla Vuelta Dove si sa già chi domina: la salita

10 cose da sapere sulla Vuelta Dove si sa già chi domina: la salita
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Fra tanti grandi protagonisti della Vuelta di Spagna, al via sabato 22 agosto fino al 13 settembre, ce n’è uno che non deluderà di sicuro: la salita. Nove sono gli arrivi in quota previsti dal percorso del Giro di Spagna, il tappone per eccellenza è fissato all’undicesima tappa, da Andorra La Vella a Cortals d’Encamp: 138 km, ma 6 gran premi della montagna, e fra loro la leggendaria salita a Collada de la Gallina. Si parte da Puerto Banùs, al sud, con una cronosquadre di 7,4 km fino a Marbella. Altra crono alla diciassettesima tappa, a Burgos, di 39 km. Passerella finale nella capitale, Madrid. Ecco dieci cose da sapere assolutamente prima del via.

 

 

1 - La Vuelta è il più giovane dei tre Grandi Giri (questa è la settantesima edizione), ma si sta affermando sempre di più. Quest’anno la qualità dei partenti è decisamente superiore a quella del Giro, e compete con quella del Tour de France.

2 - Inizialmente si correva in aprile. Nel ’95 la Vuelta fu spostata a settembre per evitare la concorrenza con il Giro d’Italia (maggio). Questo fa sì che i corridori la considerino ideale come preparazione ai campionati del mondo su strada, in calendario a fine settembre.

3 - Il record di successi è dello spagnolo Roberto Heras, primo nel 2000, nel 2003 e nel 2004. Vinse anche nel 2005, vittoria che gli fu tolta in seguito a una squalifica per doping. La stessa vittoria gli fu poi riassegnata, e dunque Heras risulta vincitore di quattro edizioni della Vuelta.

 

 

4 - Quest’anno i Gpm saranno in tutto 44: 2 di categoria speciale, 15 di prima categoria, 10 di seconda e 17 di terza. I km complessivi 3374,4, quelli a cronometro 46,4. Due i giorni di riposo: martedì 1° settembre e il martedì successivo, l’8.

5 - Al Giro il leader della corsa ha la maglia rosa, al Tour quella gialla, alla Vuelta la maglia rossa. Ma soltanto dal 2010: nella storia il simbolo del primato del Giro di Spagna ha subìto molte variazioni di colore, fattore che ha ostacolato la popolarità della Vuelta nel resto del mondo.

6 -  Le altre maglie attualmente in uso sono quella a pois blu (classifica scalatori), quella verde (classifica a punti) e quella bianca (combinata).

 

 

7 - Cinque le vittorie italiane in questa corsa: il primo fu Angelo Conterno nel 1956, seguito da Felice Gimondi nel 1968, da Giovanni Battaglin nel 1981, da Marco Giovannetti nel 1990 e da Vincenzo Nibali nel 2010.

8 - La Vuelta è stato il primo grande giro vinto da Vincenzo Nibali, appunto nel 2010: tre anni dopo vinse anche il Giro e l’anno scorso ha completato il trittico aggiudicandosi anche il Tour. Nel 2013 il siciliano è arrivato ancora una volta sul podio spagnolo: secondo, dietro all’americano Horner.

 

 

9 - Per il primo arrivo in salita non dovremo aspettare molto: già alla seconda tappa, domenica, il gruppo andrà da Alhuanito de la Torre a Caminito del Rey, con il traguardo sull’Alto de La Mesa.

10 - Il percorso è perfetto per gli scalatori: dunque il vincitore dell’ultimo Tour, Chris Froome, parte favorito. Squadrone Astana con Vincenzo Nibali e Fabio Aru, nonché Mikel Landa, grande protagonista all’ultimo Giro d’Italia. Movistar con Quintana e Valverde. Tinkoffcon Majka e Sagan. Beh, non bastano?

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