Da Senior Italia FederAnziani

10 regole salva-vita contro il caldo per chi non è più giovanissimo

10 regole salva-vita contro il caldo per chi non è più giovanissimo
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Fino ad ora, salvo qualche raro picco, l’estate ci ha graziato e le ondate di caldo non sono ancora arrivate. Ma le previsioni meteo non escludono per le prossime settimane bollini rossi. Insopportabili per tutti, ma soprattutto per le persone più fragili, cioè bambini e anziani, sia che soggiornino in estate in luoghi di villeggiatura marini o montani, sia che restino in città. C’è sempre il rischio che il caldo possa diventare una reale minaccia per la salute, specie in presenza di patologie quali disturbi cardiovascolari o respiratori importanti.

Così, anche quest’anno Senior Italia FederAnziani si preoccupa di diffondere alcune regole salva-vita che possono fare la differenza sulla qualità e la sicurezza, almeno in termine di salute, nei mesi caldi di tanti anziani. Con l’intento cioè di prevenire quei malanni da alte temperature, in particolare malori, problemi respiratori, cali pressori spesso conseguenti a disidratazione, scorretta alimentazione, o anche a un microclima domestico poco adatto alle temperature esterne. Dunque, cosa occorre fare in dieci mosse chiave?

 

1) Mettersi al riparo

Che non significa blindarsi in casa, quando fa caldo, ma piuttosto scegliere di uscire al mattino presto, o comunque entro le 12, o nel tardo pomeriggio, dopo le 17, quando le ore di caldo allo zenith sono ormai passate.

 

2) Bere tanto

La disidratazione è uno dei primi rischi delle alte temperature. Ecco perché gli esperti consigliano a tutti, ma soprattutto ai soggetti fragili, di bere molto. Almeno un litro e mezzo di liquidi al giorno per reintegrare le perdite quotidiane di sali minerali che possono essere aumentate anche dall’eccessiva sudorazione. La bevanda da preferire è l’acqua o eventualmente delle tisane, meglio invece evitare caffè, tè o bevande contenenti caffeina, e ridurre quelle alcoliche, gassate, troppo zuccherate che favoriscono la diuresi, aumentando così il pericolo di disidratazione. È bene fare attenzione anche alla temperatura dell’acqua: è meglio berla a temperatura ambiente, ma mai fredda o, peggio, gelata, perché lo sbalzo repentino fra la temperatura corporea e quella dei liquidi ingeriti può indurre problemi, quali ad esempio una congestione.

 

3) Pasteggiare light

Vale a dire continuare a seguire una alimentazione varia e bilanciata, ma con cibi più naturali e leggeri da digerire. Come ad esempio frutta, verdura, pasta e gelati alla frutta. Rimandando alla stagione invernale cibi grassi e piccanti.

 

4) Rinfrescare gli ambienti

Ovvero arieggiare la casa durante le ore notturne e tenerla riparata dall’ingresso dei raggi solari di giorno, con imposte esterne e tende chiuse. Infatti anche le temperature indoor sono accettabili quando si mantengono intorno ai 26°C con un tasso di umidità di circa l’80 percento. In caso di climatizzatore, è bene regolare la sua temperatura tra i 24-26°C, o, se si fa uso di un ventilatore, non accenderlo quando i gradi esterni rasentano o superano i 32°C, perché si potrebbe favorire la perdita di liquidi attraverso la sudorazione, né bisogna esporsi alla ventilazione diretta.

 

5) Ombreggiarsi con un cappello

Anche se non si frequenta la spiaggia o non si esce sotto il solleone, l’indicazione è tenere il capo riparato dal sole con un cappello con la visiera che contribuisce a proteggere anche gli occhi o con un foulard.

 

6) Vestirsi leggeri

Con abiti non aderenti, di colore chiaro perché attirano meno i raggi del sole, e di tessuti naturali, come lino o cotone, in quanto le fibre sintetiche ostacolano il passaggio dell'aria. Sono queste le indicazioni degli esperti in tema di abbigliamento anti-caldo.

 

7) Prendere un sole moderato

Cioè senza strafare, specie nei primi giorni, e senza restare a lungo sotto i suoi raggi. Se dovesse insorgere mal di testa, per qualsiasi ragione ma soprattutto per avere superato il tempo limite di esposizione, è bene fare impacchi con acqua fresca per abbassare la temperatura corporea.

 

8) Fare attenzione alle auto surriscaldate

Ovvero non restare all'interno di automobili parcheggiate al sole e prima di entrare lasciare arieggiare a lungo l’abitacolo, aprendo le portiere.

 

9) Proseguire le terapie

Anche in vacanza, continuare a curarsi, al fine di evitare che per una inavvertenza possa peggiorare un problema di salute. Insomma la cura, di qualsiasi natura essa sia, non va interrotta, modulata o sostituita se non dietro espressa indicazione medica. Inoltre occorre fare attenzione a non esporre i farmaci ai raggi solari o a fonti di calore, conservandoli sempre all’interno delle confezioni originali o mantenendoli in frigorifero laddove vi sia specifica indicazione (precisata sulla scatola). Per ogni altro dubbio è necessario rivolgersi al proprio medico curante o alla specialista referente.

 

10) Trascorrere una vacanza quieta

Se possibile sarebbe meglio scegliere posti quieti, come luoghi di villeggiatura, località collinari o termali, dove le temperature di norma non si  elevano o abbassano a livelli inadeguati e tali da compromettere il fisico e lo spirito.

Non lasciateli soli! È questa l’ultima ma fondamentale raccomandazione di Senior Italia FederAnziani. Gli anziani vanno aiutati e assistiti in ogni momento dell’anno, ma soprattutto in estate quando il rischio solitudine è maggiore. Se non è possibile portare con sé i nonni, è un dovere bussare alla loro porta ogni tanto per conoscere le loro necessità, accertandosi che abbiano seguito il decalogo salva-vita contro il caldo.

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