10mila sterline a chi compie 25 anni L'idea dell'eredità di cittadinanza

Provate a prendere in considerazione questo dato. Nel 2004 la percentuale dei mutui erogati in Italia era distribuita così: il 51,6 per cento era destinata agli over 35 e il restante 48,4 per cento agli under 35. Con gli anni questo delta si è progressivamente ampliato, complice la crisi, e nel 2016 il 66,1 per cento dei mutui è andato agli over 35 e il 33,9 per cento agli under 35. Sta dunque progressivamente crollando la domanda dei mutui da parte dei giovani, che a causa del progressivo impoverimento hanno avuto meno ricchezza disponibile da investire per l’acquisto della casa. È un dato che racconta uno dei fenomeni più preoccupanti del nostro tempo: il progressivo allargarsi del gap tra le diverse generazioni. I dati di lungo periodo della Banca d’Italia sui bilanci delle famiglie sono ulteriormente rivelatori: in vent'anni il reddito medio degli over 65 è salito di 18 punti mentre quello degli under 34 è sceso di 11. Da una parte c’è un grande generazione che ha vissuto l’età dell’oro e che si è protetta con mille garanzie, dall’altra una generazione numericamente assottigliata che invece si trova sena paracaduti e senza possibilità di investire nel proprio futuro.
Eredità di cittadinanza. Per questo in Gran Bretagna hanno avuto un’idea che può sembrare folle ma che invece rende bene l’idea dell’urgenza del problema. L’idea è quella di un’“eredità di cittadinanza”: cioè un assegno da 10mila sterline (circa 11mila euro) da consegnare a chi compie 25 anni come contributo a saldare i conti degli studi o come incoraggiamento a investire in una casa. L’idea è stata lanciata da una commissione presieduta dall’ex sottosegretario conservatore all’Istruzione, David Willetts. Ai lavori della commissione hanno partecipato, fra gli altri, la direttrice generale della Confindustria e il segretario generale dei sindacati.
Per sgravare i giovani. In Gran Bretagna la situazione non è molto diversa dall’Italia: un trentenne ha la metà delle possibilità di possedere una casa rispetto ai propri genitori e negli ultimi 15 anni il numero di famiglie con figli che vive in affitto è triplicato. A molti di loro capita poi di finire gli studi gravato già da un debito pesante (anche 50mila sterline) perché i corsi universitari vengono sostenuti con il prestito d’onore. In sostanza si vive “ostaggi” delle compagnie di assicurazione che hanno puntato sui ragazzi e che quindi ne spremono i guadagni per molti anni all’inizio dell’attività lavorativa. Questo significa dover vivere con risorse ridotte, senza possibilità di fare progetti. Dove trovare le risorse per pagare questo assegno generazionale.
Dove si prendono i soldi. L’idea è quella di agire sulla tassa per la successione. In questo momento a Londra soltanto le eredità sopra il milione di sterline vengono tassate al 40 per cento. Ora la commissione lancia l’idea di tassare al 20 per cento tutte le eredità fino a mezzo milione e al 30 quelle sopra tale soglia. Si potrebbe obiettare che queste eredità dovrebbero essere a frutto delle generazioni giovani. Tassandole si finirebbe così con il danneggiare proprio i potenziali eredi, lasciando inalterati i privilegi di chi ha vissuto accumulando quei patrimoni. È vero che nel mondo occidentale si stanno moltiplicando i lasciti senza eredi, perché sono sempre di più le famiglie che si estinguono per mancanza di prole. Ma per affrontare il gap generazionale c’è bisogno di ben altre idee...