Mestiere senza tempo

Tony saluta e ringrazia: a Gandino chiude l'unico (e ultimo) barbiere

Antonio Caccia abbassa la cler dopo oltre 40 anni, complice la pandemia che anticipa la meritata pensione. In paese era l'ultimo salone maschile, nel cuore del centro storico e dei gandinesi

Tony saluta e ringrazia: a Gandino chiude l'unico (e ultimo) barbiere
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di Giambattista Gherardi

Un pezzo di storia gandinese che saluta, una fine annunciata cui la pandemia ha imposto una definitiva accelerazione. Fra i tanti saloni di acconciature che il 18 maggio hanno riaperto i battenti c'è anche un'attività che a Gandino, nel cuore dell'antica via Mirandola, ha chiuso definitivamente. È il negozio di Antonio Caccia, per tutti Tony, ultimo barbiere del paese e sulla breccia da più di quarant'anni. Nato nel 1953, Tony all'età di 13 anni già lavorava come garzone nel negozio di Mario "Uccio" Principe, figlio di esuli istriani che a Gandino erano i custodi del Teatro Sociale.

Lo storico negozio di Uccio a Gandino, in una foto d'epoca

Quel negozio (Uccio operò sino al 1974) era il luogo ideale per imparare un mestiere, ma anche un crogiuolo di varia umanità pronta a fare di barba e capelli motivo di amicizia. Nel salone, che rivive in rare foto d'epoca, si dialogava di sport e di jazz, di arte, industria e magari biliardo, con esposta la stecca di Mario Mecca, campione locale. Dopo il servizio militare, il 13 marzo 1979  Tony aprì un proprio negozio in via Bono, trasferendosi nel 1991 nell'attuale sede di via Mirandola. In quei locali dall'eleganza popolare e senza tempo, con le ampie e comode poltrone, il seggiolone per i bambini e, sino a non molto tempo fa, le schedine del Totocalcio per pulire il rasoio, sono passate generazioni di gandinesi.

Il negozio di Tony nel centro di Gandino

Tony ha accolto chiunque con serena cortesia, pronto a concentrare la propria attenzione sul lavoro privo di "effetti speciali" e sul dialogo che sempre nasceva spontaneo. Un classico senza tempo che, di fatto, chiude un'epoca, dato che ora Gandino non ha più alcun barbiere. Ci sarà spazio, forse nel prossimo futuro, per giovani intraprendenti, ma per Tony è ora il tempo per la meritata pensione e per la famiglia, circondato soprattutto dalle sue donne: la moglie Maria, le figlie Giovanna e Stefania e le nipoti Giulia, Giorgia e Lucrezia. La pandemia ha accorciato, come detto, una strada già tracciata. Sono mancati i saluti e i ringraziamenti, ma i gandinesi serberanno di quel negozio e del suo gentile titolare un piacevole e grato ricordo.

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