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La Maturità costa 80 milioni Tracce di seconda prova

La Maturità costa 80 milioni Tracce di seconda prova
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Sono quasi 500 mila i maturandi che stanno affrontano gli esami di stato. Precisamente, il MIUR ha calcolato in 491.224 gli studenti ammessi all’esame di Maturità. La prima prova è stata, come di consueto, mercoledì con il tema. La seconda prova vede oggi impegnati i ragazzi del Liceo Classico con la traduzione di un brano di Luciano: «L'ignoranza acceca gli uomini» tratta dal libro «Non si deve credere facilmente alla calunnia». Allo scientifico matematica verte sul calcolo di massimi e minimi, aree e integrali. Prova sull'Expo 2015 per l'Istituto Tecnico per il Turismo, analisi di bilancio per Economia Aziendale agli istituti tecnici commerciali, l'ambiente di apprendimento per Pedagogia e l'esproprio per Estimo al Tecnico per geometri.

LA PRIMA PROVA, MERCOLEDì 18 GIUGNO

Le tracce. Chi opterà per l’analisi del testo, si dovrà cimentare con Salvatore Quasimodo e la sua “Ride la gazza nera sugli aranci”, tratti dalla raccolta di versi del poeta siciliano “Ed è subito sera”. Per gli studenti che preferiranno cimentarsi con il saggio breve invece, quattro i possibili argomenti: in ambito artistico-letterario il tema del dono nell’arte; in ambito socio-economico le nuove responsabilità dei soggetti economici nell’era moderna; in ambito storico-politico il tema della violenza e della non violenza nel secolo del ‘900; in ambito storico, infine, il confronto fra l’Europa del 1914 e quella del 2014, analizzando le forme istituzionali dei vari Stati, la stratificazione sociale, i rapporti fra cittadini ed istituzioni, i rapporti interni ed esterni all’Europa. I maturandi che sceglieranno il tema di ordine generale dovranno partire da una citazione di Renzo Piano («Siamo un Paese straordinario e bellissimo, ma allo stesso tempo molto fragile. È fragile il paesaggio e sono fragili le città, in particolare le periferie dove nessuno ha speso tempo e denaro per far manutenzione...») per sviluppare un discorso attorno al tema delle periferie cittadine e la loro rivalutazione.

I costi della Maturità. Ieri il portale Studenti.it, basandosi su dati relativi all’anno scolastico 2012-2013, ha quantificato in una cifra che oscilla tra i 66 e gli 80 milioni di euro il costo per l’organizzazione dell’esame di stato. A sobbarcarsi la spesa è quasi in toto il MIUR, poiché i maturandi, tra tassa d’esame e tassa di diploma, l’anno scorso hanno speso circa 13 milioni e 400 mila euro, coprendo solo in parte la spesa sostenuta.

Le voci di spesa. Sono principalmente due le voci di spesa dell’esame di Stato.

1 – Commissioni d’esame: lo scorso anno sono state 12.244 le commissioni istituite (quest’anno, secondo il MIUR, saranno 12.105, un centinaio in meno), ognuna atta a coprire due classi. Composte da un minimo di sette ad un massimo di dieci professori (di cui uno presidente di commissione), rappresentano il costo maggiore tra le voci di spesa, con una cifra che oscilla tra i 63 e i 78 milioni di euro.
2 – Cancelleria: sono costi coperti dalle singole scuole, le quali devono provvedere all’acquisto dei fogli protocollo, fogli semplici e toner per stampanti e fotocopiatrici, necessari per stampare le tracce inviate per via telematica dal Ministero. Studenti.it ha stimato (per eccesso) che per ogni 8 classi si spendono all’incirca mille euro in materiale di cancelleria. Dunque l’importo stimato è di circa 2 milioni e 500 mila euro totali.
La segreteria ed i lavoratori scolastici, nonostante il lavoro aggiuntivo da svolgere durante gli esami, non ricevono alcuna ulteriore retribuzione e pertanto non vanno ad incidere sul costo complessivo.

Di seguito, la sintesi delle tracce. 

ANALISI DEL TESTO 

Salvatore Quasimodo, Ride la gazza, nera sugli aranci, in Ed è subito sera.

Saggio breve AMBITO ARTISTICO - LETTERARIO 

ARGOMENTO: Il dono.

«Difficilmente si diventa una persona generosa da soli: la generosità è una cosa che si impara. […] Quando un dono s’inserisce in una catena di reciprocità generalizzata, si lascia meno facilmente interpretare come un fenomeno puramente individualistico e interessato. Nel caso di una reciprocità diretta, invece, la tentazione è forte di assimilare lo scambio di doni a una variante dello scambio mercantile. […] È così che, in un mercoledì del mese di luglio 2007, Barbara Bunnell diventa la prima paziente nella storia a ricevere un rene all‟interno di una catena di reciprocità generalizzata. Dopo che il primo donatore regala il suo rene a Barb, Ron Bunnell, il marito di Barb, darà un suo rene ad Angela Heckman; poi la madre di Angela darà un suo rene a qualcun altro ancora, e così via, in una catena continua che aiuterà altre sette persone. All‟inizio di questa catena c‟è un giovane uomo, Matt Jones, che accetta di donare un rene “senza perché”; cioè non per salvare dalla dialisi una persona cara, ma solo per la gioia di aiutare sconosciuti.»

Mark ANSPACH, Cosa significa ricambiare? Dono e reciprocità.

Saggio breve AMBITO SOCIO - ECONOMICO 

ARGOMENTO: Le nuove responsabilità.

«Tanto la storiografia quanto la climatologia hanno tratto un grande impulso dall’atterraggio sulla Luna del 1969. Fu allora, infatti, che la fragilità della terra divenne visibile. Da quel momento la protezione della natura e dell’ambiente ha acquistato un’importanza sempre maggiore, assumendo anzi il carattere di una vera e propria industria. Le associazioni e le istituzioni ambientaliste lavorano sulla base di campagne di sensibilizzazione che, quanto a professionalità, non sono seconde a quelle delle multinazionali. In particolare, a partire dagli anni novanta il timore del Riscaldamento globale ha rimpiazzato i precedenti, come quello per la Moria dei boschi o quello per il Buco nell’ozono. Ora, per la prima volta, alla sbarra non è più solo l‟industria, ma ogni consumatore finale. In pratica ogni abitante della Terra è colpevole: il boscimano sudafricano, che incendia la savana per cacciare o per guadagnare terreno coltivabile, e il fazendero argentino, i cui manzi producono metano, il coltivatore di riso a Bali e il banchiere cinese, che fa i suoi affari in uno studio dotato di aria condizionata.»

Wolfgang BEHRINGER, Storia culturale del clima.

Saggio breve AMBITO TECNICO - SCIENTIFICO

ARGOMENTO: Tecnologia pervasiva

«Anche la Silicon Valley ha la sua religione. E potrebbe presto diventare il paradigma dominante tra i vertici e gli addetti ai lavori della culla dell’innovazione contemporanea. È il «transumanismo» e si può definire, scrive il saggista Roberto Manzocco in “Esseri Umani 2.0” (Springer, pp. 354), come «un sistema coerente di fantasie razionali parascientifiche», su cui la scienza cioè non può ancora pronunciarsi, «che fungono da risposta laica alle aspirazioni escatologiche delle religioni tradizionali». Per convincersene basta scorrerne i capisaldi: il potenziamento delle nostre capacità fisiche e psichiche; l’eliminazione di ogni forma di sofferenza; la sconfitta dell’invecchiamento e della morte. Ciò che piace ai geek della Valley è che questi grandiosi progetti di superamento dell’umano nel “post-umano” si devono, e possono, realizzare tramite la tecnologia. E tecniche, la cui fattibilità è ancora tutta da scoprire, come il “mind uploading”, ossia il trasferimento della coscienza su supporti non biologici, e le “nanomacchine”, robot grandi come virus in grado di riparare le cellule cancerose o i danni da malattia degenerativa direttamente a livello molecolare.»

Fabio CHIUSI, TRANS UMANO la trionferà, “l’Espresso” – 6 febbraio 2014

Saggio breve AMBITO STORICO - POLITICO 

ARGOMENTO: Violenza e non-violenza: due volti del Novecento.

«Per quale funzione la violenza possa, a ragione, apparire così minacciosa per il diritto e possa essere tanto temuta da esso, si mostrerà con esattezza proprio là dove le è ancora permesso di manifestarsi secondo l’attuale ordinamento giuridico. È questo il caso della lotta di classe nella forma del diritto di sciopero garantito ai lavoratori. I lavoratori organizzati sono oggi, accanto agli Stati, il solo soggetto di diritto cui spetti un diritto alla violenza. Contro questo modo di vedere si può certamente obiettare che l’omissione di azioni, un non-agire, come in fin dei conti è lo sciopero, non dovrebbe affatto essere definita come violenza. Questa considerazione ha certamente facilitato al potere statale la concessione del diritto di sciopero, quando ormai non si poteva più evitare. Ma poiché non è incondizionata, essa non vale illimitatamente.»

Walter BENJAMIN, Per la critica della violenza.

Saggio breve TEMA DI ARGOMENTO STORICO 

L’Europa del 1914 e l’Europa del 2014: quali le differenze? Il candidato esamini la questione sotto almeno tre dei seguenti profili: forme istituzionali degli Stati principali; stratificazione sociale; rapporti fra cittadini e istituzioni; sistemi di alleanze; rapporti fra gli Stati europei; rapporti fra l’Europa e il resto del mondo.

TIPOLOGIA D - TEMA DI ORDINE GENERALE 

«Siamo un Paese straordinario e bellissimo, ma allo stesso tempo molto fragile. È fragile il paesaggio e sono fragili le città, in particolare le periferie dove nessuno ha speso tempo e denaro per far manutenzione...»

Renzo PIANO, Il rammendo delle periferie, “Il Sole 24 ORE” del 26 gennaio 2014 .

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