Il bilancio della regione

A Bergamo 5869 contagiati, ben 715 in più. «I dati sono in forte crescita»

A Bergamo 5869 contagiati, ben 715 in più. «I dati sono in forte crescita»
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Per il nostro territorio si tratta del giorno più buio. Dopo aver avuto l'illusione di un possibile rallentamento dei contagi nei giorni scorsi, i numeri forniti dalle autorità regionali sono tornati a farsi preoccupanti. La Bergamasca, anche oggi (sabato 21 marzo), continua a essere la provincia con il maggior numero di nuovi contagi da Coronavirus. Complessivamente, qui sono 5869 i positivi al Covid-19, 715 in più di ieri quando erano saliti di 509 unità.

«Gli esperti ci avevano detto che i giorni più duri sarebbero stati quelli di sabato e domenica, ossia il 13esimo e 14esimo giorno da quando sono state introdotte le ulteriori misure restrittive - commenta l'assessore regionale al welfare Giulio Gallera -. Sono dati in forte crescita. Speriamo di vedere un rallentamento a partire da lunedì. Dobbiamo continuare a essere sempre più diligenti».

In Lombardia invece sono 25515 i soggetti positivi (3251 in più rispetto a ieri, cifra sullo stesso ordine di grandezza rispetto ai numeri forniti ieri). I pazienti ricoverati sono 8258 (523 in più, in aumento rispetto alla media di circa 300 casi ogni giorno), mentre quelli ricoverati in terapia intensiva sono 1093 (43 in più). «A preoccuparci sono i posti disponibili nelle rianimazioni - sottolinea Gallera -. In totale i posti letto in terapia intensiva sono circa 1250. Gli spazi sono sempre più risicati. Il dato che ci fa più male è pero il numero delle vittime, salite a 3095 (546 i decessi nelle ultime 24 ore, il giorno precedente erano stati 381, ndr)».

Ulteriori 592 tamponi devono ancora essere processati dai laboratori di analisi.

L'assessore regionale all’ambiente Raffaele Cattaneo in apertura del consueto punto stampa allestito a Palazzo Lombardia ha aggiornato in merito alla produzione, diffusione e fornitura dei dispositivi di protezione individuale. In particolare, «Confindustria Bergamo ci ha comunicato di aver attivato una filiera per la produzione di mascherine, che da lunedì sarà in grado di produrre 10 mila mascherine, aumentando di giorno in giorno fino a 100 mila».

La Regione ha avviato la costruzione di una filiera di produzione delle mascherine, attraverso la riconversione degli impianti delle aziende lombarde. Il Politecnico di Milano garantirà la qualità dei prodotti e, per questa ragione, ha già avviato test sui materiali ritenuti più idonei. «Le prove sono gratuite e ad oggi abbiamo testato circa 50 campioni», ha spiegato il rettore Ferruccio Resta. Tra le imprese che hanno passato il test sui materiali vi è una ditta che produce pannolini, in grado di confezionare circa 250 mila mascherine al giorno.

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