effetto smart working

A Bergamo il traffico è calato del 20 per cento. Lo confermano i dati sulla sosta a pagamento

Diverse persone hanno deciso di ricorrere a mezzi di mobilità alternativa, come le biciclette. E proprio gli incidenti stradali che coinvolgono i ciclisti sono in aumento

A Bergamo il traffico è calato del 20 per cento. Lo confermano i dati sulla sosta a pagamento
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Il traffico veicolare a Bergamo è calato del 20 per cento. È uno degli effetti prodotti dallo smart working, modalità di lavoro a cui tutti ci siamo dovuti abituare dall’inizio dell’emergenza sanitaria. A confermarlo, come riporta l’Eco di Bergamo, non sarebbero soltanto le impressioni derivanti da una prima occhiata lungo le strade cittadine, ma anche i dati in mano all’Atb in merito ai ricavi sulla sosta nei parcheggi a pagamento, che hanno visto una flessione proprio del 20 per cento. Tradotto in numeri assoluti e non in percentuali, significa che nelle ore di punta in città transitano circa 20 mila veicoli in meno rispetto agli anni passati.

Sulla percezione del traffico cittadino ha inciso anche lo scaglionamento degli ingressi e delle uscite da scuola. La suddivisione dei flussi degli studenti su due o tre fasce orarie ha come conseguenza che le classiche ore di punta, adesso, non sono più congestionate come un tempo. Se da un lato lo smart working ha scongiurato il rischio di un aumento del traffico privato, dall’altro però diversi cittadini hanno deciso di ricorrere a mezzi alternativi di mobilità dolce per recarsi sul posto di lavoro, come le biciclette. E proprio su questo punto emerge un ulteriore dato interessante: nell’ultimo periodo sono aumentati gli incidenti stradali che vedono coinvolti i ciclisti.

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