Elezioni Comunali

Lo strano caso di don Pinuccio, il prete candidato con Fratelli d'Italia a Gazzaniga

Due liste in campo nel Comune della Media Val Seriana evitano il rischio del mancato quorum. Da un lato il sindaco uscente Mattia Merelli appoggiato da Lega e Forza Italia, dall’altra il partito della Meloni e la lista locale “Gazzaniga si Rinnova”, che candida anche un sacerdote

Lo strano caso di don Pinuccio, il prete candidato con Fratelli d'Italia a Gazzaniga
Pubblicato:
Aggiornato:

di Giambattista Gherardi

Sembrava di dover assistere a un “assolo” della maggioranza uscente, con il sindaco Mattia Merelli pronto al secondo mandato con il sostegno di Lega e Forza Italia. Le elezioni comunali del 20 e 21 settembre a Gazzaniga riservano invece colpi di scena non banali, a cominciare dalla presenza di una seconda lista di candidati guidata dal candidato sindaco Filiberto Rosa, che gode dell’appoggio della civica locale “Gazzaniga si Rinnova” del capolista Giancarlo Maffeis e di Fratelli d’Italia. Una clamorosa spaccatura locale fra i partiti di centrodestra? Niente di tutto ciò, ma molto più probabilmente un sereno accordo non scritto per scongiurare il rischio quorum. Non è un caso, forse, che il primo a lanciare un comunicato carico di soddisfazione per la presentazione della seconda lista sia stato Alberto Ongaro, consigliere provinciale ricandidato con Mattia Merelli. «I gazzanighesi - scrive fra l’altro Ongaro - sono persone concrete e sanno apprezzare il nostro atteggiamento fatto di pochi proclami e tanto olio di gomito. Da 27 anni vinciamo le elezioni, speriamo che la gente apprezzi il nostro impegno e ci riconfermi la fiducia». Mattia Merelli conferma sostanzialmente la squadra attuale, a partire oltre che dallo stesso Ongaro, da Angelo Merici (vicesindaco), Marco Masserini (vicepresidente in Comunità Montana) e Pamela Carrara (assessore).

Mattia Merelli, attuale sindaco di Gazzaniga

Sul fronte opposto, nomi sostanzialmente nuovi, con il candidato Rosa nativo di Pavia e altri originari di Bologna, Brembate Sopra e addirittura la Chaux de Fonds (Svizzera). Per questo molti non hanno dato peso alla presenza in elenco (al terzo posto fra i candidati consiglieri) di Giuseppe Radaelli, nato a Lissone. Un nome invece che anonimo non è per i gazzanighesi, poiché si tratta, molto più amichevolmente, di don Pinuccio, sacerdote rientrato in Val Seriana da Roma a inizio estate.

Nato nel 1955, don Pinuccio Radaelli ha studiato a Genova e lavorato come infermiere all’Ospedale Briolini di Gazzaniga. Ordinato nel febbraio del 1987, don Pinuccio era stato da subito inviato a Roma. Vista la sua precedente professione, era stato destinato nelle vesti di cappellano all’Ospedale Sant'Eugenio all’EUR e successivamente (per 22 anni) all’Ospedale Forlanini. Complessivamente è rimasto a Roma per 34 anni. «Una persona solare, che non fa nemmeno percepire che sia un prete non indossando la talare», è stata l’affermazione del sindaco Mattia Merelli riguardo il suo ora “rivale” in un’intervista all’emittente locale Antenna 2 TV.

Don Pinuccio Radaelli sull'altare a Roma

Come detto, don Pinuccio (che negli anni ’70 ispirò a Gazzaniga una radio locale che vedeva fra i fondatori anche Marco Masserini) è rientrato da Roma a inizio estate. A supportarlo nel trasloco gli amici (in primis Giancarlo Maffeis, capolista che ora lo candida) e il Gruppo Alpini, cui don Radaelli ha donato un crocifisso per lui prezioso, ora depositato nella Cappella delle penne nere gazzanighesi. A norma di diritto, la candidatura e l’eventuale elezione di don Pinuccio sono ineccepibili, mentre diverso è il discorso per ciò che concerne il diritto canonico, che vieta a un sacerdote di fare attività politica partitica candidandosi alle elezioni. Una volta eletto, dovrebbe probabilmente rinunciare (sembra che già un invito in tal senso sia partito dal cardinale di Bologna Matteo Maria Zuppi, suo diretto superiore), ma c’è anche chi ritiene che potrebbe essere semplicemente “sospeso” per il tempo necessario all’espletamento del mandato. Don Pinuccio ha però già sgombrato il campo dagli equivoci con una lettera di risposta (letta anche in chiesa a Gazzaniga) in cui si scusa ed assicura le dimissioni in caso di eventuale elezione. Insomma, a Gazzaniga c’è un motivo in più per attendere l’esito delle elezioni amministrative.

Seguici sui nostri canali