A Treviglio da inizio 2025 multate 130 persone per abbandono di rifiuti. I trasgressori tipo? Anziani o stranieri
La polizia locale, in collaborazione con Ufficio ambiente e ispettori G.Eco, ha utilizzato telecamere e fototrappole

A Treviglio, dall'inizio di quest'anno, sono state multate 130 persone per abbandono di rifiuti, grazie alla collaborazione tra polizia locale, Ufficio ambiente e ispettori ambientali G.Eco. Le sanzioni variano dai 120 ai 500 euro, risultato di una stretta ferrea di controlli con una combinazione di videosorveglianza, fototrappole e telecamere mobili, oltre alla verifica puntuale delle segnalazioni al Comune.
Le telecamere mobili, come riportato da PrimaTreviglio, sono state piazzate anche in aree sensibili e boschive, con rotazione periodica dei dispositivi. Non mancano le ispezioni, con l’apertura dei sacchi di rifiuti o appostamenti degli agenti.
I trasgressori? Anziani o stranieri
Chi sono, esattamente, i trasgressori tipo? In questi mesi, le attività hanno evidenziato profili diversi, come testimoniato dalle numerose attività svolte. Ci sono anziani che portano i rifiuti nei cestini stradali o nei parchi. Ma anche cittadini stranieri, che spesso non sono nemmeno in regola con la Tari e, pertanto, oltre alla multa si avvia anche il recupero della tassa sui rifiuti. Oppure i "furbetti" che abbandonano lungo i corsi delle rogge.
Tutti i soggetti sanzionati sono stati individuati e convocati al Comando: nella maggior parte dei casi, hanno ammesso il comportamento inadeguato, scusandosi e pagando subito dopo.
Le campagne informative
Nel percorso di educazione ambientale ha un ruolo fondamentale l’assessorato alla Sostenibilità ambientale che, in collaborazione con il Gruppo di lavoro comunale, propone attività nelle scuole e cura le campagne informative rivolte alla cittadinanza.
«Il fenomeno dell’abbandono dei rifiuti è inaccettabile - ha commentato il comandante della polizia locale, Giovanni Vinciguerra -. La legge prevede violazioni sia amministrative sia penali e non intendiamo abbassare la guardia, come confermano i numeri significativi di questi mesi di attività. Insisteremo con campagne educative, per integrare la cultura ambientale fin dall’infanzia e continueremo ad ascoltare i cittadini, affinché si sentano parte di un processo di cambiamento. L'educazione ambientale non deve essere vista come un'imposizione, ma come un'opportunità di crescita collettiva».

