Accendono un braciere in casa, a Leffe ben undici persone intossicate
Tragedia scampata poco prima delle 3 del mattino. Coinvolte due famiglie di senegalesi, nessuno sarebbe in pericolo di vita

Poteva essere una tragedia, ma fortunatamente nessuno pare essere in pericolo di vita. I soccorritori sono dovuti intervenire alle prime ore intorno alle tre del mattino (lunedì 28 settembre) a Leffe, dove undici persone sono rimaste intossicate dal monossido di carbonio emesso dai tizzoni di un braciere. L’incidente, verificatosi intorno alle 2.45 in via San Rocco, ha coinvolto due famiglie senegalesi (in totale 7 adulti e 4 bambini) che si trovavano nello stesso appartamento; uno dei nuclei familiari era infatti ospite dell’altro per la notte.
Secondo quanto ricostruito, le due famiglie, prima di coricarsi per la notte, avrebbero spento soltanto parzialmente il braciere che avrebbe continuato a sprigionare monossido di carbonio. La prima persona ad accusare un malore è stata una donna di 40 anni che, a tarda notte, prima di perdere i sensi è riuscita a chiedere aiuto. A dare l’allarme, dopo essersi rese conto di quanto stava accadendo, sono state le altre persone presenti nell’abitazione.
Sul posto è intervenuto il personale medico a bordo di quattro ambulanze, l’automedica, i carabinieri e i vigili del fuoco. Le persone rimaste intossicate sono state ricoverate in codice giallo negli ospedali Papa Giovanni XXIII di Bergamo e Bolognini di Seriate.