Faida tra rapper

Accoltellamento di Simba La Rue a Treviolo, a processo i quattro indagati in carcere

Tra loro il presunto mandante della spedizione punitiva e il fratello del trapper rivale. La pm ha chiesto il giudizio immediato

Accoltellamento di Simba La Rue a Treviolo, a processo i quattro indagati in carcere
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A processo quattro dei nove indagati per l'accoltellamento del trapper Simba La Rue, avvenuto il 16 giugno 2022 in un parcheggio di via Aldo Moro a Treviolo. Si tratta di quelli rimasti in carcere dall'arresto nell'ottobre dell'anno scorso.

Gli imputati a processo

Si tratta, come riportato oggi (venerdì 29 settembre) dal Corriere Bergamo, di M. A., 25enne padovano fratello del rivale del ferito, Baby Touché, Y. F., 31enne marocchino, F. M., un milanese di 25 anni e infine S. B., ventenne anche lui del Padovano, ritenuto il mandante dell'omicidio. Quest'ultimo era stato arrestato al ritorno da Ibiza, dove aveva passato le vacanze con A. A. (ovvero Baby Touché) e risulta coinvolto in un'altra vicenda di Jesolo, in cui stavolta era rimasto accoltellato lui. Un fatto seguito, in questo caso, dalla Procura di Venezia.

La faida tra rapper

Una vicenda per certi versi intricata, che si inserisce in una faida tra rapper che vede collegati diversi episodi finiti negli uffici giudiziari, come il ferimento di due senegalesi in Corso Como a Milano, per il quale è imputato Simba, che a sua volta è però vittima del raid con coltello a Treviolo, ma coinvolto nel presunto sequestro e umiliazione - filmata e poi diffusa online - del rivale. Per quest'ultima vicenda, il tutto è finito con un risarcimento, anche perché non si è mai capito quanto fosse reale l'accaduto, dato che sarebbe emersa una messinscena tra le parti, per accrescere la loro fama tra i rispettivi fan.

L'agguato a Treviolo

La fidanzata dell'aggredito nel paese bergamasco, Barbara Boscali, è accusata di aver avuto un concorso morale nella spedizione punitiva, dato che avrebbe fatto sapere al mandante dove sarebbero stati quella sera. Il motivo? Pare una vendetta per dei maltrattamenti subiti dal trapper, anche se ai magistrati ha detto che pensava lo avrebbero semplicemente picchiato. Invece, quella notte, era spuntata una lama, anche se non è ancora chiaro chi abbia sferrato i fendenti.

La pm Emma Vittorio ha chiesto di andare al processo immediato, senza udienza preliminare, con data fissata al 10 gennaio 2024. Tuttavia, gli avvocati della Difesa potrebbero chiedere dei riti alternativi.

 

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