Accusata di aver buttato Rosanna Aber dal terzo piano, colf ucraina condannata a 18 anni di carcere
La difesa, rappresentata dagli avvocati Enrico Pelillo e Andrea Pezzotta, ha dichiarato di voler impugnare la sentenza

Condannata a diciotto anni di carcere K.M., la colf ucraina di 28 anni accusata di aver buttato dalla finestra del terzo piano della sua casa di Colognola Rosanna Aber, 77 anni e pensionata per la quale lavorava. La difesa, che aveva chiesto l'assoluzione, ha dichiarato di voler impugnare la sentenza.
«Giustizia è stata fatta»
Il verdetto della Corte d'Assise, come riporta L'Eco di Bergamo, è arrivato alle 14.30 di martedì 21 gennaio. La 28enne era a processo per omicidio volontario aggravato: era accusata, infatti, di aver fatto cadere dal terzo piano Rosanna Aber, pensionata 77enne, il 22 aprile 2022 a Colognola, Bergamo.
È stata condannata anche per il furto di denaro ai danni della vittima, tre prelievi di duemila euro complessivi, che la 28enne aveva confessato collegando il suo gesto alla ludopatia di cui soffre. La Procura, in una precedente udienza, aveva chiesto 23 anni di carcere, la difesa l'assoluzione, tranne che per i furti.
Scontata la condanna, la donna dovrà sottoporsi a tre anni di libertà vigilata, poi sarà espulsa dall'Italia. I figli della vittima, invece, riceveranno una provvisionale di centomila euro a testa e un risarcimento, ancora da stabilire. «Giustizia è stata fatta», è stato il commento dei famigliari, seguiti dall'avvocato Alessandro Zonca. Ma per la difesa, rappresentata dagli avvocati Enrico Pelillo e Andrea Pezzotta, rimangono troppi punti interrogativi.
Cosa non torna per la difesa
Primo fra tutti, per l'accusa l'omicidio sarebbe avvenuto dopo che la pensionata aveva scoperto, e dunque rinfacciato, i furti. Per la difesa, invece, non è possibile ricostruire un'accusa che si basa solo «su suggestioni»: fino a pochi minuti prima di morire, la 77enne aveva confessato a un'amica il timore che le avessero clonato la carta, senza nominare sospetti sulla colf.
Inoltre, non ci sarebbero testimoni su eventuali litigi tra le due donne, né sarebbe stato visto nessuno alle spalle della vittima mentre cadeva dal terzo piano. Gli avvocati hanno anche fatto notare che la 28enne è rimasta in libertà per un anno e mezzo: «Se fosse colpevole, perché non è tornata in Ucraina, facendo perdere le sue tracce?».