Incredibile

Ad Azzano San Paolo (e non soltanto lì) «ci sono anche i ladri di tombini di ghisa...»

La Bergamasca colpita da un fenomeno preoccupante: gli episodi segnalati da diversi cittadini, anche da una residente

Ad Azzano San Paolo (e non soltanto lì) «ci sono anche i ladri di tombini di ghisa...»
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di Laura Ceresoli

Negli ultimi tempi, la Bergamasca è stata colpita da un fenomeno tanto curioso quanto preoccupante: i furti di tombini in ghisa. Questi episodi, già segnalati da diversi cittadini, stanno creando non solo disagi pratici, ma anche potenziali pericoli per la sicurezza pubblica.

Anche una residente di Azzano San Paolo ha di recente denunciato su un gruppo locale Facebook un furto avvenuto al parco degli Alpini: «Credevo ci fossero solo i ladri di oro, piuttosto che quelli di rame - scrive la signora - invece ho scoperto che ci sono anche i ladri di tombini di ghisa».

Il furto, avvenuto in pieno giorno, ha sollevato non poche preoccupazioni tra i cittadini, soprattutto perché non è stato un caso isolato. Già all'inizio di agosto, una vicenda simile era stata segnalata e risolta dalle autorità locali, che avevano prontamente sostituito i tombini rubati.

Secondo la residente i tombini, essendo molto pesanti e realizzati in ghisa, hanno un notevole valore di mercato, che spiega l’interesse dei ladri. Inoltre, questa pratica illegale comporta gravi rischi, specialmente quando i pozzetti vengono rubati in zone frequentate da bambini o su strade trafficate.

«Direi che sono molto pericolosi se restano scoperti al parco, sia per i bambini che potrebbero cadere dentro, piuttosto che in strada, dove passano le moto e ci si potrebbe fare del male», aggiunge la donna.

Le autorità sono intervenute tempestivamente in entrambi i casi, ma il ripetersi di questi episodi solleva interrogativi sulla necessità di un maggior controllo e di misure preventive. L’assenza dei tombini, infatti, può (...)

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Commenti
Michele

Ricordiamo che la cannabis è un antidepressivo che ci offre il crato, con meno effetti collaterali di antidepressivi chimici, se coltivata in casa costo 0

Michele

Hai ragione, ma si decidano i governanti, maggiori introiti al monopolio, meno entrate alla criminalità, impedendo anche relazioni, contatti tra persone per bene e criminalità

Michele

Viva l'Italia

Marcello

Sono d'accordo sulla legalizzazione della cannabis, ma chi vuole consumarla rinunci a guidare. Il suo "relax" non può diventare un pericolo per gli altri, e un guidatore "fumato" non è nelle condizioni di guidare in modo sicuro né per sé (e questo importa meno) né per gli altri...

Michele Bresciani

In piena emergenza idrogeologica, perché non occupare i possessori di permesso di soggiorno disoccupati a pulire boschi, corsi d'acqua, ripristino argini? Nelle zone zone dove servono alloggiati in container attrzzati, nutriti e stipendiati. Meno spacciatori in giro, più sicurezza per tutti e poi legalizzare cannabis per scopo ludico.

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