Ad Azzano San Paolo (e non soltanto lì) «ci sono anche i ladri di tombini di ghisa...»
La Bergamasca colpita da un fenomeno preoccupante: gli episodi segnalati da diversi cittadini, anche da una residente
di Laura Ceresoli
Negli ultimi tempi, la Bergamasca è stata colpita da un fenomeno tanto curioso quanto preoccupante: i furti di tombini in ghisa. Questi episodi, già segnalati da diversi cittadini, stanno creando non solo disagi pratici, ma anche potenziali pericoli per la sicurezza pubblica.
Anche una residente di Azzano San Paolo ha di recente denunciato su un gruppo locale Facebook un furto avvenuto al parco degli Alpini: «Credevo ci fossero solo i ladri di oro, piuttosto che quelli di rame - scrive la signora - invece ho scoperto che ci sono anche i ladri di tombini di ghisa».
Il furto, avvenuto in pieno giorno, ha sollevato non poche preoccupazioni tra i cittadini, soprattutto perché non è stato un caso isolato. Già all'inizio di agosto, una vicenda simile era stata segnalata e risolta dalle autorità locali, che avevano prontamente sostituito i tombini rubati.
Secondo la residente i tombini, essendo molto pesanti e realizzati in ghisa, hanno un notevole valore di mercato, che spiega l’interesse dei ladri. Inoltre, questa pratica illegale comporta gravi rischi, specialmente quando i pozzetti vengono rubati in zone frequentate da bambini o su strade trafficate.
«Direi che sono molto pericolosi se restano scoperti al parco, sia per i bambini che potrebbero cadere dentro, piuttosto che in strada, dove passano le moto e ci si potrebbe fare del male», aggiunge la donna.
Le autorità sono intervenute tempestivamente in entrambi i casi, ma il ripetersi di questi episodi solleva interrogativi sulla necessità di un maggior controllo e di misure preventive. L’assenza dei tombini, infatti, può (...)
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