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Aveva 66 anni
Addio a mons. Scarpellini, vescovo in Bolivia: è stato portato via dal coronavirus
Lutto improvviso per la nostra Diocesi: si è spento in Sudamerica il vescovo impegnato a El Alto. Colpito dal Covid, è morto in pochi giorni nel locale ospedale del Sacro Cuore
di Giambattista Gherardi
Una vita dedicata ai poveri ed alla missione, spesa nell’aiuto della gente boliviana. Si è spento a soli 66 anni monsignor Eugenio Scarpellini, originario di Verdellino e impegnato in terra andina dal 1988. Mons. Scarpellini era ricoverato nel locale Ospedale del Sacro Cuore e negli ultimi giorni aveva contratto il Covid-19 accusando un progressivo e repentino, fatale malessere. La pandemia in America Latina vive tuttora una fase estremamente acuta.
Nato nel gennaio del 1954, mons. Eugenio Scarpellini, dopo gli studi nel Seminario di Bergamo, era stato ordinato sacerdote il 17 giugno 1978 dal Vescovo mons. Giulio Oggioni. Fra i suoi primi impegni pastorali quelli di curato a Boltiere e Nembro. Inviato in Bolivia quale missionario Fidei Donum nel 1988, ha svolto il proprio servizio nell’arcidiocesi di La Paz, come parroco a Villa Copacabana e Salvador. È stato fra l’altro direttore nazionale delle Pontificie opere missionarie, coordinatore delle Pontificie opere missionarie per l'America Latina e segretario generale aggiunto (dal 2012 al 2015) della Conferenza episcopale boliviana. La nomina a Vescovo arrivò per mano di Papa Benedetto XVI il 15 luglio 2010, quale titolare di Bida ed ausiliare di El Alto, dove dal 25 luglio 2013 divenne titolare per nomina di Papa Francesco. Il Centro Missionario Diocesano ne ha annunciato la scomparsa «con profondo dolore, ma con la fiducia riposta in Cristo Risorto. Lo affidiamo alla misericordia del Buon Pastore». Da subito si sono moltiplicati i messaggi di cordoglio attraverso i social, che ne ricordano il grande impegno e la serena, umana condivisione dell’impegno pastorale.
