L'aereo in strada a Orio, i video con la simulazione dell'incidente

All'Aeroporto di Orio al Serio, ore 4.07 di venerdì 5 agosto 2016, un aereo è uscito di pista in fase di atterraggio. L’incidente è stato documentato da subito con alcune foto da un utente di Twitter, studente di Ingegneria presso il Politecnico di Milano, che si trovava in auto a pochi metri dalla testa dell’aereo poco dopo l’accaduto. Per quanto riguarda il velivolo, si tratta di un cargo, un Boeing 737-400 della DHL, volo BCS 7332, in arrivo da Parigi – Aeroporto Charles De Gaulle, che è riuscito a frenare soltanto dopo aver travolto alcune vetture parcheggiate (fortunatamente vuote), distrutto la recinzione ed essere arrivato sulla strada provinciale 591 (quella che conduce a Oriocenter). Ancora sconosciute le cause dell’incidente. Secondo le prime ricostruzioni, il pilota è andato "lungo" e avrebbe tentato di alzare il velivolo per poi desistere e cercare di frenare entrando così nel parcheggio delle vetture a noleggio e poi sull'ex statale Cremasca, che collega Bergamo a Codogno e che vicino a quel punto si allaccia alla tangenziale di Bergamo.
Nessun auto che passava di lì è stata colpita, hanno precisato i vigili del fuoco e le forze dell’ordine accorse sul posto. Il sindaco di Orio al Serio, arrivato poche ore dopo l'accaduto, parla di «miracolo» e aggiunge: «Bastava un poco più a destra, poteva finire sulle case, una tragedia sfiorata». Da subito sono state messe in atto le procedure di emergenza per garantire la sicurezza delle aeree interessate e delle infrastrutture di volo e lo scalo, e, dopo il blocco totale, l'aeroporto è tornato operativo poco prima delle ore 6.47, anche se 15 voli sono stati cancellati (per un totale di 2500 passeggeri lasciati a terra) e altri riprogrammati su Malpensa.


L'aereo uscito fuori pista ieri sera all'aeroporto di Bergamo di Orio al Serio, 5 agosto 2016. ANSA / MATTEO BAZZI

L'aeromobile DHL 737-400, volo BCS 7332 in arrivo da Parigi Charles De Gaulle uscito fuori pista questa notte all'aeroporto di Bergamo di Orio al Serio, 5 agosto 2016. ANSA / MATTEO BAZZI

L'aeromobile DHL 737-400, volo BCS 7332 in arrivo da Parigi Charles De Gaulle uscito fuori pista questa notte all'aeroporto di Bergamo di Orio al Serio, 5 agosto 2016. ANSA / MATTEO BAZZI
Stazionarie le condizioni dell'equipaggio. L'equipaggio era stato dichiarato «illeso» dalle prime comunicazioni. Ma il pilota (50 anni) e il primo ufficiale (29), entrambi ungheresi e entrambi impiegati presso la Asl Airlines, sono stati trasportati subito all'ospedale Papa Giovanni XXIII e ricevuti, ancora coscienti, con codice giallo. Entrambi hanno riportato lesioni alla schiena: più gravi quelle del pilota, che potrà ora decidere se essere operato direttamente al Papa Giovanni o in un'altra struttura. Il primo ufficiale, invece, dovrà portare un bustino ortopedico fino a quando il trauma si sarà riassorbito.
La rimozione dell'aereo. Dopo lo svuotamento del carburante e il prelievo delle due scatole nere utili all'inchiesta, sono state al lavoro, sulla Nuova Cremasca, otto squadre dei vigili del fuoco di Bergamo, per rimuovere il velivolo tramite tre maxi gru: l'aereo era adagiato sulla parte inferiore della carena e le ruote erano saltate via nel momento dell'impatto. Nella tarda mattinata di venerdì in Prefettura a Bergamo si è tenuto un incontro tra il prefetto, i sindaci di Orio, Seriate, Grassobbio e Azzano, i responsabili delle forze dell'ordine, della protezione civile e dei vigili del fuoco, per fare il punto della situazione e pianificare l'intervento d'emergenza. Al termine del confronto, è stato fatto sapere che «tra le 12 e le 24 ore l’aereo sarebbe stato rimosso completamente e posizionato in un’area verde nella zona limitrofa allo scalo». Previsione rispettata: attorno alle 19.30 si sono concluse le operazioni di spostamento del cargo.
Il video che simula l'incidente. La dinamica dell'incidente è stata ricostruita da Dastyflysim di Pedrengo, centro di simulazione professionale di Boeing737. Non si tratta naturalmente di filmati che pretendono di fare chiarezza definitiva, anche considerando che è in corso un'inchiesta, ma sono utili a farsi un'idea di come devono essere andate le cose. Il primo filmato è ripreso dall’interno del simulatore e il secondo è ripreso dall’esterno, e in entrambi sono state ricostruite le condizioni meteo e di pista (bagnata) simili a quelle della mattinata dell'incidente.
Le scuse di Sacbo. Dalla società di gestione dello scalo è arrivata, nel tardo pomeriggio di venerdì, una nota ufficiale, con le parole del presidente Miro Radici: «L’Aeroporto di Bergamo costituisce un sistema collaudato di sicurezza operativa, certificato sulla base delle tecnologie più avanzate di cui sono dotate le infrastrutture di volo. Quanto accaduto non può inficiare la qualità e l’importanza degli sforzi profusi per rendere lo scalo all’avanguardia in tema di sicurezza, né tantomeno metterne in discussione la funzionalità. Superata la fase dell’emergenza, il pensiero va ai due piloti coinvolti, ai quali va l’augurio di pronta ripresa. Nel contempo ci scusiamo per i disagi provocati alle migliaia di passeggeri che nelle prime opere del mattino attendevano di partire». L'ingegnere ringrazia poi vigili del fuoco e forze dell'ordine, intervenuti sul luogo dell'incidente, e il personale SACBO, impegnato a garantire l'operatività dell'aeroporto e ad assistere i passeggeri in questa emergenza. Nel frattempo Cgil, Cisl e Uil Bergamo hanno chiesto un incontro urgente a Sacbo sui temi della sicurezza dello scalo.

Foto di Marco Mauri Pude.

Foto di Marco Mauri Pude.

Foto di Giorgio Chiesa.

Foto di Marco Mauri Pude.




Foto Tiakardec.




La viabilità torna alla normalità. Per quanto riguarda la strada, la viabilità è rimasta ovviamente bloccata per tutta la giornata di venerdì e non si riusciva ad accedere all’aeroporto. Il caos del traffico era esteso naturalmente anche a tutta la zona circostante, quasi fino a Bergamo. Stamani invece la Nuova Cremasca è completamente percorribile in entrambi i sensi di marcia e la circolazione è tornata nella norma. Non è quindi necessario prendere strade alternative per raggiungere lo scalo.