Fermata Bergamo Negrisoli

Aggressione con martello e coltello sulla Teb, la Lega chiede le guardie giurate

L'autore del gesto è un tunisino di 23 anni, che ha anche spaccato i finestrini del tram. Alberto Ongaro: «La pazienza è finita»

Aggressione con martello e coltello sulla Teb, la Lega chiede le guardie giurate
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«Non passa giorno che nella Bergamasca non assistiamo a fatti di cronaca e di violenza i cui responsabili sono giovani stranieri. Non fa eccezione l’episodio che si è verificato ieri (28 febbraio) a Bergamo sul tram della Teb, che avrebbe potuto avere conseguenze ben peggiori se non ci fosse stato il pronto intervento dei carabinieri, che grazie all’utilizzo del taser hanno tratto in arresto il 23enne tunisino». Così Alberto Ongaro, segretario della Lega di Gazzaniga, dopo il caso di aggressione di un autista della linea del tram delle Valli.

L’episodio della linea Teb

Il dipendente della società di trasporti è stato aggredito ieri, intorno alle 17, da un ventitreenne di origine tunisina armato di martello e coltello. Il giovane era salito sul tram alla fermata di Ranica, dove poco prima aveva rotto i vetri di tre autovetture posteggiate. Una volta sul mezzo, ha prima cominciato a importunare i passeggeri e, dopo un'accesa discussione con una donna infastidita dal suo comportamento, è sceso alla fermata di Bergamo Negrisoli.

A quel punto, data l’evidente pericolosità dell’individuo, il conducente ha deciso di chiudere le porte e lasciarlo fuori e, dopo che quest’ultimo si è reso conto di ciò che era successo, ha avuto una reazione estremamente violenta: ha rotto i vetri del mezzo con il martello e danneggiato la carrozzeria con un coltello, con cui ha pure minacciato conducente e passeggeri.

Il macchinista, nel frattempo, aveva avvertito i militari dell’Arma, che in poco tempo sono arrivati. Il 23enne, tuttavia, ha continuato a mostrare un atteggiamento minaccioso e quindi i carabinieri hanno utilizzato due volte il taser per neutralizzarlo. Alla fine, il delinquente è stato portato via in ambulanza, mentre i passeggeri sono stati fatti tutti scendere e il mezzo ha terminato la sua corsa vuoto. «Purtroppo, non è un caso isolato - ha continuato Ongaro -, ma sempre più spesso assistiamo a fenomeni di questo tipo sui mezzi pubblici, motivo per cui il tempo di attendere e ignorare la realtà è finito. Sui mezzi della Teb sono mesi che non si vedono né controllori né tantomeno le guardie giurate».

Alberto Ongaro

Il leghista chiede controlli e guardie giurate

«Esprimo tutta la mia solidarietà all'autista, vittima dell'ennesima aggressione mentre stava svolgendo il suo lavoro con attenzione e spirito del dovere - ha affermato l’esponente del Carroccio -. È assurdo e inconcepibile che una persona che sta svolgendo un lavoro di pubblica utilità debba correre questi rischi e trovarsi coinvolto in risse da Far West, che succedono sempre più di frequente».

Il leghista ha quindi chiesto che la Prefettura e la società Teb, tenuto conto di questi episodi, pianifichino con le forze dell’ordine controlli costanti, con cadenza almeno settimanale. «Una soluzione che potrebbe prevenire questi spiacevoli eventi - ha concluso il segretario del Carroccio - è impiegare le guardie giurate su tutte le corse, garantendo una copertura costante e non “una tantum” come succede ora. La priorità deve essere tutelare gli autisti e i pendolari che regolarmente pagano il biglietto».

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