Maggiori controlli

Aggressioni sui bus, Ongaro: «Guardie giurate e forze dell'ordine a supporto dei controllori»

La proposta del consigliere provinciale della Lega dopo che un autista di 52 anni è stato colpito con un pugno da un ragazzo per avergli chiesto di indossare la mascherina

Aggressioni sui bus, Ongaro: «Guardie giurate e forze dell'ordine a supporto dei controllori»
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L’ultima aggressione, in ordine di tempo, è quella ai danni di un autista della Sab, colpevole di aver chiesto a un passeggero di indossare la mascherina prima di salire sull’autobus. Un’osservazione che gli è costata qualche insulto e un cazzotto sulla nuca. Da quanto il contagio ha ripreso a correre anche nella Bergamasca si sono registrati alcuni episodi di violenza ai danni dei dipendenti del trasporto pubblico, rei di voler far rispettare le norme anti-contagio. Nel merito della vicenda è intervenuto anche il consigliere provinciale della Lega Alberto Ongaro che, nell’esprimere la propria solidarietà all'autista della Sab, ha detto di trovare «assurdo e inconcepibile che una persona che sta svolgendo un lavoro di pubblica utilità debba correre questi rischi e trovarsi coinvolto in risse da far west solo per il fatto di avere chiesto di indossare la mascherina».

La vittima è un uomo di 52 anni, in servizio sulla linea Clusone-Albino, colpito da un pugno ad Albino da un ventenne di origini marocchine, residente a Parre. «Purtroppo, non è un caso isolato, ma assistiamo sempre più spesso a fenomeni di questo tipo sui mezzi pubblici, ragion per cui non si può più ignorare la realtà», aggiunge Ongaro, che propone di istituire controlli costanti a bordo dei mezzi pubblici.

«Mi auguro che la Prefettura tenga presente questi continui atti di violenza e pianifichi controlli con le forze dell’ordine – conclude il consigliere provinciale del Carroccio -. Una soluzione che può prevenire questi spiacevoli eventi è quella di impiegare le guardie giurate a supporto dei controllori e delle forze dell’ordine, garantendo una copertura costante e non “una tantum” come succede ora. La priorità deve essere tutelare gli autisti e i pendolari che regolarmente pagano il biglietto».

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