Il lutto

Albino dice addio a Valerio Calvi, presidente del Museo della Torre di Comenduno

A comunicare la scomparsa è stata proprio l'associazione, domenica 10 gennaio. Il figlio Sergio: «Credeva in quello che faceva per la famiglia e per la comunità. Voleva trasmettere i valori cristiani a fondamento della nostra comunità di cui avremo tutti più bisogno per i tempi futuri»

Albino dice addio a Valerio Calvi, presidente del Museo della Torre di Comenduno
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Domenica 10 gennaio l’associazione del Museo della Torre di Comenduno ha annunciato con estremo dolore la scomparsa del suo presidente, Valerio Calvi, importante figura dell’associazionismo culturale albinese.

Scrive l’associazione: «Non abbiamo parole per questa notizia, che ci ha colpito in modo improvviso. In questa fase di distanziamento, di chiusura del Museo, di possibilità di incontro sempre più rare, molti di noi sono rammaricati per non averlo potuto vedere e salutare negli ultimi giorni. Non ci resta che ricordarlo e cercare di portare avanti le cose che per lui erano importanti. Ricordo e trasmissione di ciò che è stato sono anche i valori fondanti del suo amato Museo».

«Lo ricorderemo - continua il comunicato - per essere stato il presidente che ha avviato il rinnovamento dell’associazione, sia in termini di nuove adesioni che di progetti. Lo ricorderemo per il suo impegno per l’associazione, sempre. Lo ricorderemo per il suo equilibrio e la sua attenzione verso le esigenze di tutti i soci, vecchi e nuovi, per la sua capacità di stimolare le competenze e predisposizioni di tutti. Lo ricorderemo per la cura del suo amato Maglio, che avrebbe voluto vedere un giorno ancora attivo. Lo ricorderemo per il suo garbo, il suo sorriso, la sua umiltà. Ognuno avrà il proprio ricordo di Valerio ed è giusto che ognuno ne conservi il proprio pezzettino, in modo che la sua presenza resti ancora con noi. Il più caloroso abbraccio alla famiglia».

Commozione e incredulità in paese, molte le reazioni raccolte sulla pagina social dell’associazione del Museo della Torre. Tra queste, Giovanni Barbieri ricorda Valerio Calvi come «una persona nobile d’animo, stimabile, che lascerà un vuoto non solo nella famiglia, ma in tutte le tante persone che hanno avuto modo di conoscerlo e di stimarne le capacità e l’impegno sociale». Il figlio Sergio, nel ringraziare le molte persone che stanno manifestano vicinanza per il lutto che ha colpito la famiglia, e stima per suo padre, ne traccia un profilo: «Credeva in quello che faceva per la famiglia e per la comunità. Voleva trasmettere i valori cristiani a fondamento della nostra comunità di cui avremo tutti più bisogno per i tempi futuri. Grazie ancora anche da parte di mia madre che l’ha sempre supportato con amore».

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