Abbiamo scoperto la verità

Albino, la donna salvata da un eroe in realtà si è salvata per i fatti suoi

Albino, la donna salvata da un eroe in realtà si è salvata per i fatti suoi
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C’era giunta notizia di un salvataggio nel fiume, di un atto eroico compiuto da una persona che non ha esitato nel mettere a rischio la propria vita per salvarne un’altra. Volevamo intervistare l’eroe, parlare di un gesto gratuito di altruismo, per poi scoprire che i fatti non coincidono pienamente con il racconto. Sui media è rimbalzata la notizia che una ragazza, nel primo pomeriggio di giovedì 16 maggio, si era gettata nel fiume Serio ad Albino e che a salvarla era stato un passante, prontamente lanciatosi in acqua e recuperando la giovane.

Abbiamo cercato di ricostruire il puzzle di quegli attimi drammatici. La consigliera comunale Cristina Sannino abita proprio in riva al Serio e con la sua famiglia è un po’ la custode di quel tratto di fiume. L’alloggio è posto sopra il Centro Operativo di Albino che unifica le opere di presa delle utenze irrigue del fiume Serio, ubicato poco a valle del ponte romanico, snodo che consente di ripartire con equità alle rogge Serio, Morlana e Borgogna le acque derivate dal fiume. Ci racconta di quel pomeriggio: «Ho sentito entrare delle persone all’interno della recinzione di casa mia, ho pensato addirittura ai ladri, ma subito mi sono accorta che si trattava di soccorritori, dei Vigili del Fuoco accompagnati dagli addetti del Centro Operativo, Luigi Di Sano e mio marito Elia Filippone. È così che ho scoperto dell’accaduto. Fortunatamente la storia aveva già avuto il suo positivo epilogo, infatti sulla riva opposta del fiume ho visto la ragazza e un uomo, alto, che...

 

Per leggere l’articolo completo rimandiamo a pagina 50 del BergamoPost cartaceo, in edicola fino a giovedì 30 maggio. In versione digitale, qui.

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