Il lutto

Albino piange Teresa Valoncini, donna caparbia che creò dal nulla un punto di riferimento

Classe 1928, fondò 65 anni fa la cartoleria, libreria ed edicola che tutti conoscono in Val Seriana e che porta ancora oggi il suo nome. Il ricordo della figlia Loredana

Albino piange Teresa Valoncini, donna caparbia che creò dal nulla un punto di riferimento
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di Fabio Gualandris

Teresa Valoncini, classe 1928 e un’istituzione ad Albino grazie all’attività che ha ideato e che porta il suo nome, si aggiunge alla lunga lista delle persone che sono venute a mancare in questo terribile periodo. Se ne è andata lo scorso 18 marzo e ne hanno dato il triste annuncio la figlia Loredana con Sergio, i nipoti Livia, Paolo e Nicola con Sara e il piccolo Luigi.

Teresa Valoncini

Per parlare della signora Teresa non possiamo che raccontare della bella libreria, ma anche edicola, cartoleria e negozio di articoli da regalo, punto di riferimento per Albino come per molti paesi del circondario. Uno spazio cresciuto nel tempo grazie alla sua caparbietà. Da un’intervista fatta alla figlia Loredana Cugini di circa un anno fa, raccogliamo la testimonianza che racconta la tenacia di una donna che ha saputo creare dal nulla un punto di riferimento, non solo culturale, per Albino.

È iniziato tutto nel 1955, in maniera quasi casuale e quest’anno sono 65 gli anni di attività. Mia mamma aveva perso il lavoro, era impiegata al Comune ma già a quel tempo c’erano nei concorsi pubblici “magheggi” che non le permisero di avere i crediti necessari per mantenere il posto occupato fino ad allora. Andò così a lavorare in una cooperativa alimentare, nel frattempo nacque mio fratello Emilio, che diede a balia, ma pure la balia rimase incinta e fu così costretta a trovarne una seconda, ma mio fratello non era sereno e i suoi pianti erano continui.

Raccontando questa preoccupazione a una persona che gestiva un’attività di cartoleria in via Vittorio Veneto ad Albino, questa le disse: «Se vuole le do il mio negozio». Mia mamma pensò fosse l’occasione per riportare a casa suo figlio, s’indebitò fino al collo perché le famiglie dei miei genitori erano povere, ma il suo entusiasmo fu fondamentale per dare propulsione all’attività. Pur essendo di origini modeste, Teresa aveva la fortuna di essere abbastanza ricca intellettualmente, avendo frequentato le scuole medie grazie al sostegno di una benefattrice, anche se poi i suoi studi si erano interrotti quando i suoi fratelli furono chiamati in guerra, e lei aveva dovuto iniziare a lavorare per aiutare la famiglia.

Nonostante ciò, durante la settimana lavorava e di domenica frequentava le Commerciali in Città Alta. È stata una donna che ha sempre cercato di coltivare il suo sapere. L’attività, iniziata come cartoleria, si è ben presto allargata ai libri di testo, alla narrativa e a edicola. Mia mamma successivamente introdusse anche la profumeria e gli articoli da regalo, facendo addirittura arrivare saponi dall’Inghilterra che arrivavano imballati in casse di legno e decorazioni natalizie in vetro soffiato. Dimostrava estro imprenditoriale e una forza di volontà (e fisica) incredibile. Ha avuto sicuramente la fortuna di avere collaboratori amorevoli che hanno creduto in lei sapendola aiutare tantissimo sia in negozio che a casa. Lei era il motore ma ha avuto vicino tante belle braccia e tanti cuori.

Dal 2007 la conduzione dell’attività è passata alla figlia Loredana e al marito Sergio ma porta sempre il nome della sua fondatrice: “Valoncini”. C’è commozione in paese per la morte di Teresa, persona apprezzata e conosciuta che lascia un grande vuoto.

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