Vederci chiaro

Il caso del dirigente Aler Bergamo che faceva accertamenti sul presidente ed è stato licenziato

Il responsabile anticorruzione dell’ente sarebbe stato licenziato dopo che le sue indagini svolte sul numero uno per conto di Regione hanno fatto emergere una condanna a carico di quest’ultimo. Violi (M5S), Carretta (Azione) e Scandella (Pd) chiedono chiarezza

Il caso del dirigente Aler Bergamo che faceva accertamenti sul presidente ed è stato licenziato
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Il Responsabile prevenzione della corruzione e trasparenza di Aler Bergamo, Lecco e Sondrio (Azienda lombarda per l’edilizia residenziale) è stato licenziato in tronco mentre stava facendo accertamenti per conto della Giunta regionale sui carichi pendenti del presidente della stessa azienda. Perché? Quali sono le ragioni che hanno portato a sollevare dall’incarico il dirigente?

Domande per le quali pretendono risposte esaustive i consiglieri regionali bergamaschi di opposizione Dario Violi (Movimento 5 Stelle Lombardia), Niccolò Caretta (Azione) e Jacopo Scandella (Pd), che hanno depositato un’interrogazione rivolta all’assessore regionale alla Casa, Stefano Bolognini. «La vicenda va chiarita sotto tutti gli aspetti - affermano in una nota congiunta -. I rilievi emersi infatti, se confermati, sono molto gravi: il responsabile anticorruzione dell’ente sarebbe stato licenziato dal presidente dell’Aler dopo che gli accertamenti svolti hanno fatto emergere una condanna a carico di quest’ultimo».

La nomina avrebbe quindi gravi profili di illegittimità. «Qui non si tratta del giudizio su di un singolo, ma di ristabilire il principio che chi occupa ruoli apicali nella pubblica amministrazione, nominato o meno, deve essere al di sopra di ogni sospetto - concludono i consiglieri regionali -. Attendiamo una spiegazione esaustiva di quanto accaduto e un intervento risolutivo. Vogliamo evitare che altre ombre possano allungarsi sulla gestione di un ente strategico che anche nel passato non ha sempre garantito un alto livello di servizi per le persone più fragili. Il diritto alla casa si realizza anche garantendo che Aler sia gestito da amministratori che abbiano sempre agito nel rispetto delle regole e delle leggi».

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