Oggi, dalle 11 alle 15

Alitalia e Meridiana scioperano (tagliati i voli gratis ai dipendenti)

Alitalia e Meridiana scioperano (tagliati i voli gratis ai dipendenti)
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Estate, tempo di viaggi e di mete da sogno; per tutti, chiaro, a parte i clienti di Alitalia e Meridiana che avevano fissato la partenza per le proprie vacanza proprio oggi, martedì 5 luglio. Fra le 11 e le 15, infatti, è stato organizzato uno sciopero da parte dei lavoratori delle due compagnie aeree in vari aeroporti di tutta Italia, lasciando a piedi circa 14mila turisti. I motivi dello stop del servizio sono diversi, e nemmeno del tutto chiari, a dire il vero. Le reazioni sono state piuttosto variegate, e vanno da coloro che ritengono sacrosanto lo sciopero a coloro che invece accusano i dipendenti di Alitalia e Meridiana di non accettare di perdere gli smisurati privilegi di cui godono da diversi anni a questa parte. Cerchiamo di capirci qualcosa di più.

 

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Meridiana e i nuovi tagli. Indetto da Usb, Apm e Cobas, lo sciopero di Meridiana è stato organizzato in seguito alle conseguenze, in termini di contratti dei lavoratori, dell'accordo di vendita della compagnia al gruppo Qatar Airways. La cessione del 49 percento delle quote al gruppo mediorientale, approvato e sottoscritto da Cgil, Cisl, Uil, Anpav a Anpac, prevede una riduzione, nell'arco di un triennio, dello stipendio dei piloti di circa il 20 percento, nonché il licenziamento di 396 dipendenti. Eventualità (anzi, ormai fatti inevitabili) che hanno scatenato l'ira di poche sigle sindacali e molti lavoratori, che già nei giorni scorsi hanno, per protesta, creato alcuni disagi a diverse linee (sabato 2 luglio sono stati cancellati 30 voli, domenica 3 altri 26) a causa di un improvviso dilagare di personale in malattia, fino ad arrivare allo sciopero di oggi. I vertici di Meridiana hanno definito “vile” l'atteggiamento dei loro dipendenti, con particolare riferimento alla non troppo credibile valanga di soste per malattie emerse nello scorso week end. Per tentare di far fronti a questa situazione, la compagnia ha creato servizi di navetta aerea che collegano, per esempio, Olbia con Milano, Roma e Verona, in modo da venire incontro alle necessità dei clienti che si sono ritrovati improvvisamente nell'impossibilità di partire. Un bello spreco di denaro, non c'è che dire.

 

Alitalia:sindacati,indisponibili a esuberi,ci convochi

 

Alitalia e quel dubbio... Lo sciopero di Alitalia, invece, ha coinvolto molte più sigle sindacali rispetto a quello di Meridiana: Cgil, Cisl, Uil e Ugl hanno infatti deciso di prendervi parte. Il motivo, testuali parole, è per “protestare contro il mancato rispetto dell'orario di lavoro come da contratto e da normative vigenti, il mancato rispetto dell'esonero dal lavoro notturno, la cessione di attività di volo del gruppo a vettori extraeuropei, le vessazioni e gli immotivati licenziamenti del personale”. Detta così, sembra una sorta di Apocalisse, e occorre dunque contestualizzare. Il riferimento è a 9 licenziamenti che avrebbero colpito alcuni dipendenti datisi per malati risalenti al 2015, all'utilizzo di personale femminile in orario notturno e ad alcuni piloti tenuti in servizio oltre l'orario stabilito nel contratto. Sicuramente motivi per farsi sentire nelle sale dei vertici aziendali, ma addirittura per indire uno sciopero in piena alta stagione... La vera ragione del caos di questi giorni, forse, andrebbe in realtà cercata in un altro punto del comunicato sindacale, dove si legge che si è deciso di scioperare anche in seguito all'eliminazione di “agevolazioni decennali che consentono a lavoratori pendolari di spostarsi”. Il riferimento è ai voli gratuiti concessi ai piloti “fuori sede” utilizzabili per raggiungere la città di servizio: ne usufruiscono un migliaio di lavoratori, fra piloti e assistenti, su circa 20mila dipendenti. Una pratica piuttosto costosa per Alitalia, ed è facile intuire che siano proprio fattori economici ad aver spinto la compagnia a prendere tale decisione. Il dubbio, dunque, che il vero motivo dello sciopero non sia 9 licenziamenti avvenuti un anno fa ma la perdita di alcuni privilegi è forte. Ultima annotazione: i giorni di carenze di personale per malattia improvvisa sono già costati alla compagnia 2 milioni di euro, in attesa di capire le spese dovute allo sciopero di oggi. Nel frattempo, in aeroporto, la gente attende di partire.

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