Il racconto

«Alla Celadina un gruppo di giovani spaventa e deruba i coetanei con un coltello in mano»

La segnalazione di alcuni genitori, che sottolineano come la dinamica si stia ripetendo ormai sempre più spesso: «Serve maggiore attenzione»

«Alla Celadina un gruppo di giovani spaventa e deruba i coetanei con un coltello in mano»
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Nasce dalla forte preoccupazione di alcuni genitori di Seriate la segnalazione - inviata alla nostra Redazione - di come alla Celadina, quartiere di Bergamo al confine con la loro città, «da qualche tempo, gira un gruppo di ragazzini che si comportano in modo estremamente pericoloso».

Raccontano così quanto succederebbe sempre più spesso: «Con il fine di intimorire e derubare, accerchiano altri coetanei, e armati di coltello li minacciano  di morte se non consegnano i loro effetti personali, per esempio soldi o sigarette elettroniche».

Episodi già segnalati e dalla dinamica simile ad altri segnalati nel capoluogo e in altre città e paesi della provincia.

Anche con il coltello in mano

Secondo quanto riportato, questo atteggiamento è ormai sempre più ricorrente, tanto che nelle ultime settimane episodi simili si sarebbero verificati più volte e con la stessa dinamica: «Un gruppo numeroso di ragazzi spalleggia e sostiene uno di loro che si avvicina alle vittime armato di coltello e costringe i ragazzi a farsi consegnare ciò che vuole». I genitori sottolineano anche che «nel gruppo di delinquenti, perché così vanno chiamati, sono stati riconosciuti ragazzini residenti a  Seriate».

«È inaccettabile»

Da qui la loro denuncia: «È inaccettabile che i nostri figli non possano più uscire di casa o muoversi per la  città  in sicurezza. Chi viene aggredito spesso  ha paura a sporgere denuncia perché teme gesti vendicativi da parte di coetanei che frequentano gli stessi luoghi. D'altronde stare zitti ed abbassare la testa davanti ad un'aggressione non è solo frustrante ma è vivere una seconda violenza. Probabilmente ci troviamo davanti a ragazzini senza valori e problematici che si sentono importanti o grandi solo con un coltello in mano, che sono niente senza la forza e l'umiliazione che esercitano sugli altri».

L'appello alle istituzioni

Aggiungono poi una richiesta di supporto alle istituzioni: «Proprio perché si parla di giovanissimi risulta ancora più allarmante la gravità di quanto accade. Noi crediamo che serva un'attenzione più ampia da parte delle famiglie, della  cittadinanza, delle istituzioni e delle forze dell'ordine».

L'assessore alla Sicurezza, Giacomo Angeloni, risponde: «Attualmente, non mi sono arrivate segnalazioni sulla situazione. Noi ci siamo, siamo attivi sul territorio insieme alle forze dell'ordine, però dobbiamo essere messi a conoscenza di queste dinamiche e l'unico modo è chiamare il 112 quando accadono».

Commenti
Cigoiolo

Ma le parole di Angeloni.. ?? Noi non sappiamo nulla.. se serve ci siamo.. ma dove vive? Come si fa a non accorgersi della deriva attuale? L'impressione è che ci siano solo per i funerali quando accade qualcosa di grave..

Rosina

Ragazzi lasciati alla sbando dalle loro famiglie (se così si possono chiamare). E' inutile, la mela marcia può esserci anche nelle migliori famiglie ma così com'è oggi ci sono troppe mele marce in giro. Pertanto, forse, bisogna intervenire soprattutto a livello di famiglia e scuola non facendo mancare ai banditelli una severissima punizione, ma di quelle che lasciano il segno. Privarli seriamente del loro tempo libero e controllarli per un lavoro socialmente utile con relativa ulteriore punizione qualora venisse trascurato. A mali estremi estremi rimedi. E' ora di finirla con l'insicurezza di uscire in libertà.

Luca

Riprendere i gravi episodi e pubblicarlo in rete

Enrico0

Allora, giornata di oggi : Baby gang alla Celadina, Tentata violenza e botte ad una donna in via Capuccini...Povera Bergamo come ti hanno lasciata diventare.

Forza viola

Se sapete che sono anche di seriate basta fare nomi e cognomi così che le forze dell'ordine possano agire in fretta prima che succeda qualcosa di spiacevole

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