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È allarme meningite nel Sebino: paura e corsa al vaccino

Dopo il quarto caso in un mese (e due morti), Ats e Regione corrono ai ripari. Persone in coda. E si cercano di capire le cause del contagio.

È allarme meningite nel Sebino: paura e corsa al vaccino
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L’ultima vittima è stata Marzia Colosio, 48 anni, impiegata e madre di due figlie, originaria di Tavernola e da tempo residente con la famiglia a Predore. Meningite, una forma aggressiva di infezione da meningococco di tipo C, la stessa che il 3 dicembre scorso ha ucciso la 19enne Valentina Cadei di Villongo e ha poi costretto al ricovero in ospedale altri due suoi concittadini. Quattro casi e sebbene gli esperti invitino alla calma è abbastanza comprensibile che, ora, nel Sebino si stia diffondendo la paura.

Lo testimonia l’immagine pubblicata su Facebook da un utente che mostra le lunghe code formatisi, già alle 8 della mattina di sabato 4 gennaio, all’esterno dell’ambulatorio di Sarnico per procedere alla vaccinazione. Ma già il 3 gennaio la corsa al vaccino era stata massiccia, tant’è che a Villongo le prenotazioni dei vaccini erano esaurite già prima di mezzogiorno. Del resto, già i casi riscontrati prima della morte di Marzia Colosio aveva acceso la spia dell’emergenza negli uffici della sanità lombarda, tant’è che a fine dicembre l’Ats Bergamo e Regione Lombardia avevano inserito nel cosiddetto perimetro vaccinale le persone con età compresa fra i 18 e 50 anni residenti a Sarnico e Villongo e i minorenni, fra gli 11 e i 18 anni, di tutti i comuni del Basso Sebino bergamasco: per questi soggetti il vaccino è gratuito. Ora l’età massima per la somministrazione gratuita del vaccino è stata alzata a 60 anni. Sempre l’Ats, inoltre, ha attivato una sorta di “cintura di protezione” per tentare di evitare il contagio: ambulatori aperti anche a Gandosso, Credaro, Predore e Paratico (Brescia), con il numero uno di Ats, Massimo Giupponi, che invita la cittadinanza ad andare lì per avere risposte e vaccini. Parallelamente, anche tutti i medici di base dell’area sono stati messi al servizio costante degli abitanti del Basso Sebino.

Nella sala del municipio di Villongo, dopo la prima tranche di somministrazioni conclusasi venerdì 3, si continuerà a vaccinare: da martedì 7 a venerdì 10 gennaio, dalle 13.30 alle 16.30, saranno operativi due medici e due assistenti sanitari. Lo stesso accadrà nella sede dell’Asst di Sarnico, dove bisogna rivolgersi per la pediatria. Nel centro vaccinale di via Libertà sono previste poi tre sedute aggiuntive: oggi dalle 9 alle 15 domenica 5 gennaio e lunedì 6 dalle 9 alle 16. Tutta la campagna interesserà una popolazione di circa diecimila persone.

Intanto, però, si cerca anche di fare luce sul contagio. In questi giorni, tra le persone che si sottoporranno al vaccino, verranno anche prelevati dei tamponi salivari per cercare i portatori sani e provare così a capire i motivi di una diffusione così rapida dell’infezione. Le analisi si stanno concentrando sulle possibili motivazioni e sulle particolari condizioni che hanno portato al verificarsi della situazione allarmante in atto. Allo stesso tempo, si verificherà anche se il genotipo del batterio responsabile della morte di Marzia Colosio corrisponde a quello dei tre casi di meningite precedenti. Si tratta di una informazione fondamentale per definire lo schema del contagio. Tutti gli spostamenti che la donna, mamma di due figlie, ha fatto negli ultimi giorni, saranno infatti ricostruiti nel dettaglio per raggiungere le persone che ha incontrato e avviare la profilassi antibiotica precauzionale, già effettuata su 130 persone tra familiari e persone che erano con lei in stretti rapporti.

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