agitazione sindacale

All'ospedale di Treviglio il nuovo appalto taglia gli stipendi del personale delle pulizie

La riduzione media dello stipendio è del 19 per cento. Le categorie di Cgil, Cisl e Uil che seguono la vertenza annunciano mobilitazioni: «Ad ogni rinnovo è sempre la stessa storia»

All'ospedale di Treviglio il nuovo appalto taglia gli stipendi del personale delle pulizie
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L’Asst Bergamo Ovest cambia l’appalto delle pulizie e i sindacati levano gli scudi. La ditta che si è aggiudicata la manifestazione d’interesse è la stessa che puliva i reparti ospedalieri già in passato; tuttavia, il cambiamento comporterebbe un taglio considerevole delle ore di lavoro per i dipendenti e, di conseguenza, una riduzione media dello stipendio pari al 19 per cento. «Puliremo gli stessi reparti, spolvereremo gli stessi arredi, disinfetteremo gli stessi ambienti con la solita cura, la solita attenzione e la solita dedizione – sottolineano le lavoratrici di Markas, che ha riottenuto l’appalto dall’Asst -. Peccato che lo stipendio non sia lo stesso».

«Ad ogni cambio d’appalto ci ritroviamo nelle stesse condizioni – dicono Aronne Mangili, Claudia Belotti e Giacomo Ricciardi che per Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltrasporti Uil di Bergamo seguono la vertenza -. L’azienda ospedaliera taglia le risorse, ma pretende lo stesso servizio. L’azienda che vince l’appalto, di conseguenza, taglia le ore ma chiede lo stesso impegno alle lavoratrici che alla fine sono le sole a rimetterci. Anche la qualità del servizio, giocoforza, non potrà essere la stessa. Con l’azienda Bergamo Ovest la discussione è aperta da anni, ma la risposta è sempre la stessa».

I sindacati chiedono che il cambiamento non comporti alcuna riduzione dell’orario di lavoro, «anche solo per riconoscenza verso chi, nel periodo più buio dell’ultimo anno, ha affrontato l’emergenza con determinazione, mettendosi in prima linea con dedizione e cura tutelando la salute dei degenti». Nel frattempo, le categorie di Cgil, Cisl e Uil stanno studiando il programma delle agitazioni che saranno messe in atto per sostenere le richieste delle lavoratrici. «Ci hanno chiamato anche eroine - concludono le lavoratrici di Treviglio nel volantino affisso nelle bacheche sindacali -. Non vogliamo essere eroine, vogliamo lavorare con dignità e considerazione».

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