Anche Bloomberg ora lo dice «Italia, è il momento di brillare»

«Per l’Italia è arrivato il momento di brillare». Parole forti, specie se a pronunciarle è l’americana Bloomberg, l’agenzia e centro studi di finanza più importante al mondo. In un rapporto pubblicato pochi giorni fa, Bloomberg, analizzando il complicato contesto azionario globale dettato dalla crisi della borsa cinese, sottolinea come il Paese che più si è dimostrato solido di fronte a questo inaspettato caos sia proprio l’Italia. Merito di una notevole solidità finanziaria, della scarsa dipendenza dal mercato di Pechino e dall’impianto di riforme che da un anno e mezzo a questa parte il Governo Renzi sta portando avanti. Se eventuali contingenze economiche europee sfavorevoli non dovessero sopraggiungere, insomma, l’Italia è pronta a fare il botto, sostengono dagli Usa.
Sganciati dalla Cina, e con una Borsa in netta ripresa. Bloomberg parte da un dato che forse in pochi, eccetto gli addetti ai lavori, si sarebbero mai aspettati: dall’inizio del 2015, le principali borse europee hanno visto calare i propri guadagni mediamente del 75 percento (e si parla di circa 8 mila miliardi di euro), mentre quella italiana, il Ftse Mib di Piazza Affari, è cresciuto del 15 percento. Un’inversione di tendenza incredibile, se si considera che nel periodo 2005-2014 il mercato azionario italiano ha perso complessivamente il 38 percento del proprio valore, mentre quello europeo è cresciuto con una media di 36 punti. Il motivo di questa gradevole sorpresa risiede nel fatto che la finanza italiana è decisamente meno legata a quella cinese rispetto agli altri indici europei, e dunque meno esposta alle alterazioni di Pechino. Ed essendo state queste ultime, negli scorsi mesi, in netto ribasso, mentre tutta la finanza europea è oggi in affanno, quella italiana gode di ottima salute. Ion Marc Valahu, cofondatore e gestore dell’importante fondo d’investimento Clairinvest, ha dichiarato che oggi il mercato italiano offre molte più garanzie di quello, ad esempio, tedesco: mentre l’indice teutonico Dax da aprile ha perso ben 17 punti, le più importanti aziende di Ftse Mib (Eni, Intesa Sanpaolo, Unicredit) hanno accresciuto i propri guadagni azionari del 65 percento. «Ci aspettiamo che le azioni italiane proseguano con questo trend al rialzo almeno fino alla fine dell’anno», ha dichiarato Lorne Baring, manager del fondo B-Capital di Ginevra.
Grandi plausi per Renzi. Un impianto finanziario solido alla base di questi successi, dunque, ma Bloomberg e molti economisti non esitano nell’additare Matteo Renzi e le sue riforme come componente fondamentale di questa rinnovata crescita. «Questi numeri così positivi dipendono anche dal fatto che il mondo sta guardando con molta positività alle riforme poste in atto dal Premier Renzi», ha dichiarato ancora Valahu. L’economia italiana, dice Bloomberg, è cresciuta dall’inizio del 2015 più di quanto ci si aspettasse, con gli ottimi recenti risultati in termine di occupazione (in aumento a luglio) e indicatori della produzione manifatturiera e dei servizi, in espansione in agosto. In particolare, l’agenzia cita la nuova riforma del mondo del lavoro, il Jobs Act, ritenendo che la rinnovata possibilità offerta ai datori di lavoro di assumere e licenziare con maggior libertà e flessibilità stia facendo un gran bene al nostro Paese. C’è molta aspettativa, chiosa Bloomberg, sulle riforme che Renzi sta mettendo a punto per il futuro, come quella della pubblica amministrazione (già in vigore, ma i cui effetti si spiegheranno solo fra qualche tempo) e del fisco, con l’imponente piano di riduzione delle tasse prospettato. Dunque, dopo il Fondo monetario internazionale, il cui presidente Lagarde si era complimentato poche settimane fa rispetto alla ripresa economica, anche il mondo della finanza applaude l’Italia e l’operato del suo Governo: una bella iniezione di fiducia.