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Ancora un blitz degli imbrattatori “ViVi” a Seriate: colpiti l’ospedale Bolognini e la sede della Cgil

Tra sabato 1 e domenica 2 novembre, l'ingresso della struttura sanitaria e la filiale del sindacato sono state impiastricciate con scritte no-vax in vernice rossa

Ancora un blitz degli imbrattatori “ViVi” a Seriate: colpiti l’ospedale Bolognini e la sede della Cgil

Notte di vandalismi a Seriate. Tra sabato 1 e domenica 2 novembre, la facciata dell’ospedale Bolognini e la sede locale della Cgil sono state imbrattate con scritte di matrice no-vax, tracciate in vernice rossa. L’opera porta ancora la firma dei “ViVi”.

«Pavidi conigli imbrattatori»

Il gesto ha subito provocato indignazione, soprattutto da parte del sindaco Gabriele Cortesi, che sui social ha incalzato gli autori: «Ed eccoli di nuovo, i pavidi conigli imbrattatori. E nessuno rompa le balle con la storia della “manifestazione del dissenso” questi sono reati, e come tali vanno perseguiti».

Secondo le prime ricostruzioni, dietro l’atto ci sarebbe ancora una volta il gruppo “ViVi”, già noto alle forze dell’ordine per tanti altri episodi simili in zona. Gli autori avrebbero agito nel cuore della notte, approfittando del buio per colpire e poi dileguarsi. «I conigli che agiscono con il favore delle tenebre (perché questi eroi le palle di agire a volto scoperto non le hanno) vanno individuati e puniti severamente».

Già noti alle forze dell’ordine

Non è la prima volta che Seriate finisce nel mirino degli imbrattatori. Negli ultimi mesi, il gruppo “ViVi” è stato infatti protagonista di numerosi atti vandalici in città e nei Comuni vicini.

A maggio, nella notte tra il 26 e il 27, la facciata del Decathlon di Seriate era stata completamente coperta di scritte contro il 5G e che negavano l’emergenza climatica. I carabinieri avevano subito avviato le indagini, analizzando le telecamere della zona per identificare i responsabili.

Episodi simili si erano già verificati anche a Bergamo, dove nel novembre 2024 erano stati presi di mira Palazzo Frizzoni, e pochi giorni prima ancora il municipio di Seriate.

Indagini in corso 

Sempre il primo cittadino seriatese annuncia che «le forze dell’ordine sono già operative» per rintracciare i responsabili. E non sarebbe la prima volta. Già a febbraio gli agenti della Digos avevano identificato uno dei presunti responsabili delle scritte no-vax su Palazzo Frizzoni.

Avevano trovato un 34enne della bassa Val Seriana. A casa sua c’erano manifesti, volantini e capi d’abbigliamento con messaggi di propaganda e slogan praticamente identici a quelli comparsi sulla facciata del Comune di Bergamo. A completare il quadro, avevano scoperto anche una bomboletta spray di vernice rossa come le scritte. Proprio da quel ritrovamento, fu più chiaro il movimento al quale tanti imbrattatori appartengono ancora oggi, quello molto attivo su Telegram, denominato “Guerrieri ViVi”, il cui simbolo è rappresentato da una “W” cerchiata di rosso.

La reazione dell’Ordine degli infermieri

Gianluca Solitro, presidente dell’Ordine delle professioni infermieristiche di Bergamo

Nel pomeriggio di oggi (3 novembre), anche Gianluca Solitro, presidente dell’Ordine delle professioni infermieristiche di Bergamo, ha rilasciato un commento su quanto avvenuto: «Un ospedale è un luogo che appartiene a tutti – ha detto -. È il posto dove si cerca aiuto, dove si cura, dove si accompagna chi soffre e si sostiene chi ha bisogno. Per questo, l’atto vandalico compiuto a danno della sede di Asst Bergamo Est di Seriate colpisce per la sua gravità. Imbrattare le porte di un luogo di cura non è una bravata: è un gesto che manca di rispetto ai cittadini, ai pazienti e a chi ogni giorno lavora con dedizione e professionalità per garantire assistenza e accoglienza».

«Gli ospedali sono spazi di umanità, rispetto e fiducia. Difenderli significa difendere la salute di tutti – ha detto ancora Solitro -. Lo stesso vale per gli atti vandalici compiuti nei confronti della sede locale della Cgil: azioni non accettabili che condanniamo. Espriamiamo la nostra vicinanza e solidarietà agli operatori del Bolognini e a tutta la cittadinanza di Seriate, nella convinzione che la risposta più forte a gesti di inciviltà sia una comunità unita nel rispetto reciproco».