Anziana violentata, l'arrestato nega le accuse. Potrebbero esserci altre vittime
A carico del 26enne anche una denuncia per violenza sessuale su una bambina e danneggiamento di un distributore di video hard
Nega le accuse C.T.A., il 26enne boliviano arrestato sabato scorso a Dalmine con l'accusa di violenza sessuale e lesioni aggravate. Per gli inquirenti, è lui il giovane che lo scorso gennaio in via Lotto, vicino al mercato tra il Centro universitario sportivo e via Kennedy, avrebbe aggredito un'anziana, portandola in un campo e costringendola per mezz'ora a subire ripetuti atti sessuali.
Gli elementi a carico dell'arrestato
A incastrarlo, come riportato oggi (mercoledì 5 luglio) dal Corriere Bergamo, sarebbero le immagini delle telecamere di sorveglianza, che hanno filmato un soggetto simile a lui, in quell'orario, mentre cammina in quella zona in prossimità della 78enne, in almeno due video di altrettanti dispositivi. Così come i test dei Ris di Parma, che hanno trovato riscontro tra il Dna trovato sotto le unghie dell'anziana e quello del giovane, oltre a individuare tracce di materiale biologico misto suo e dell'anziana su dei jeans, sequestrati dopo l'arresto: difficile capire come questo possa essere possibile, se i due non si sono mai incontrati.
Chi indaga avrebbe trovato corrispondenza anche tra il suo aspetto e la descrizione della donna (che ha fatto un riconoscimento parziale al book fotografico): alto un metro e settanta, i capelli neri rasati ai lati della testa e più lunghi, a spazzola, nella parte superiore (adesso non li porta più così), carnagione olivastra e corporatura normale. Il colpevole aveva detto alla signora quel giorno di avere 25 anni e di essere disposto a pagarla per una prestazione sessuale. L'arrestato aveva quell'età a inizio 2023 e ne ha compiuti 26 ad aprile.
Potrebbero esserci altre vittime
A convincere il gip a confermare la custodia cautelare in carcere, nonostante la richiesta di revoca delle misure più severe del suo avvocato, i procedimenti pendenti sul suo assistito. Il giovane è stato denunciato anche per violenza sessuale su una bambina di sei anni, accusa per la quale ci sarà l'udienza preliminare a novembre. Il 4 maggio scorso, inoltre, aveva cercato di scassinare a Bergamo un distributore di video hard, causandone il danneggiamento.
Chi indaga ha voluto anche lanciare un appello ad altre potenziali vittime, affinché si facciano avanti. Già, perché il sospetto di pm e forze dell'ordine è che ci siano stati altri episodi ma che, per vergogna o per poca fiducia nelle autorità, le persone abbiano deciso di non denunciare.