l'impatto economico del virus

Zona rossa: il secondo lockdown ferma oltre 41mila lavoratori bergamaschi

Secondo alcune stime il Pil regionale tornerà ai livelli del 2000. L'emergenza sanitaria fino ad oggi costerà a ogni bergamasco una perdita di oltre 3 mila euro

Zona rossa: il secondo lockdown ferma oltre 41mila lavoratori bergamaschi
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L’impatto economico che l’emergenza sanitaria avrà sui bergamaschi e sul territorio è certificato dai numeri: ognuno perderà nel 2020 in media 3.251 euro e il Pil regionale farà un balzo nel passato di vent’anni: si passerebbe dai 382 miliardi di euro 2019 ai 343 miliardi di fine anno, con una contrazione del 10,2 per cento. Su scala nazionale il quadro è ancora più tetro, in particolar modo al Sud dove il calo del Pil riporterebbe ai livelli del 1989. La previsione è stata fatta dalla Cgia di Mestre, che tra l’altro non ha tenuto conto sugli effetti che avrà la zona rossa (e il conseguente secondo lockdown) individuata in Lombardia dall’ultimo Dpcm. La nuova zona rossa in Bergamasca, infatti, secondo le stime dell’osservatorio socio economico della Cisl, costringerà a fermarsi oltre 41mila lavoratori, circa il 9 per cento della forza lavoro presente in provincia. Tra le categorie più penalizzate vi sono quelle ricettive (hotel e ristorazione), dei servizi, il commercio e le discipline sportive. Se si allarga questa particolare fotografia rapportandola su scala regionale i lavoratori costretti a casa sono circa mezzo milione.

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