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Aperto da due settimane nonostante le restrizioni: dieci multe, nessuna pagata

I titolari del bar di Treviglio “Al solito posto” hanno aderito alla protesta social #Ioapro, continuando a servire i clienti nel rispetto delle linee guida per i locali pubblici

Aperto da due settimane nonostante le restrizioni: dieci multe, nessuna pagata
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Nonostante fiocchino multe su multe, la saracinesca del bar di Treviglio “Al solito posto”, in via Terni, continua a restare alzata. Dalle 6 alle 20.30, nel rispetto dei protocolli di sicurezza e delle linee guida previste per i locali pubblici, ma senza prevedere alcuna consegna a domicilio o asporto.

Da un paio di settimane la titolare Rachele Carioni, insieme al marito Marco Novaria e al figlio Andrea, ha infatti deciso di aderire alla protesta #Ioapro: nel complesso, dal 9 marzo, il bar si è visto recapitare dieci verbali da 400 euro ciascuno, non pagati e contestati tramite le vie legali, mentre quattro clienti sono stati multati con sanzioni da 280 euro per essersi soffermati nelle vicinanze o all’interno del locale.

La polizia locale ha anche detto loro di chiudere, ma i titolari tirano dritti anche perché, come dichiarato all’Eco di Bergamo, «l’unico che può deciderlo è il prefetto». A patto però di violazioni estremamente gravi come fenomeni di spaccio o problemi di ordine pubblico.

E anche nel caso in cui il prefetto decidesse di disporre la chiusura di 30 giorni in virtù della zona rossa, i gestori annunciano di essere pronti a fare ricorso, fiduciosi dell’operato del legale che assiste il movimento di disobbedienza civile #Ioapro.

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