Iniziativa di sensibilizzazione

Aribi lancia la "multa simbolica" per chi invade gli spazi dedicati a ciclisti e pedoni

Si tratta di una sanzione morale che si potrà dare alle persone incivili e maleducate. Il modulo, scaricabile online, lo si può apporre sui veicoli in sosta selvaggia

Aribi lancia la "multa simbolica" per chi invade gli spazi dedicati a ciclisti e pedoni
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Gli automobilisti che parcheggiano sulle corsie ciclabili, ma anche i privati cittadini o le attività commerciali che lasciano i bidoni della spazzatura il giorno del ritiro sugli spazi dedicati ai ciclisti da oggi rischiano la “sanzione morale”. Una specie di multa simbolica, che pedoni e ciclisti potranno dare alle persone incivili e maleducate. Si tratta dell’ultima iniziativa promossa da Aribi, l’associazione per il rilancio della bicicletta, nel tentativo di sensibilizzare a buone pratiche che non mettano in pericolo ciclisti e pedoni, costretti spesso a transitare in spazi che li espongono ai pericoli della strada.

«Abbiamo pensato che possiamo fare sentire la nostra voce ma senza urlare – sottolinea l’associazione -. Da troppo tempo riceviamo fotografie di chi inopportunamente invade le nostre corsie o i marciapiedi, chi sosta ignorando che noi lì passiamo in sicurezza, chi vi parcheggia i bidoni della spazzatura nei giorni del ritiro… Insomma chi forse per distrazione, forse per furberia, forse per ignoranza, invade i nostri spazi. Ecco dunque la nostra “sanzione morale”, quella forse più “pungente” se compresa, quella forse che in questo momento, aiuta a comprendere che ci dobbiamo tutti rispettare».

Sul sito di Aribi sarà possibile scaricare e stampare il modulo della multa, che potrà essere portata sempre con sé per apporla sui mezzi parcheggiati in modo spesso troppo creativo. Copie delle multe saranno anche a disposizione per il ritiro nella sede dell’associazione nei giorni di apertura. «Sarà una forma di sensibilizzazione silenziosa ma, a detta nostra, efficace – conclude Aribi -. Se poi volete scattare una foto, facendo attenzione a non riprendere mai la targa, potete inviarcela attraverso i social. Insomma, cominciamo a dare le nostre multe ma facciamo anche noi attenzione a non meritarle perchè per primi dobbiamo rispettare il codice della strada. Il rispetto sta bene su tutto. Usiamolo tutti».

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