Armadietti sigillati, banchi vuoti, basta correzioni a casa: la scuola post-Covid

Il ritorno sui banchi per migliaia di studenti bergamaschi è ormai imminente. La prima campanella di questo anno scolastico rappresenterà un vero e proprio nuovo inizio, visto che per poter riaprire gli istituti scolastici si è dovuto letteralmente reinventare il sistema scuola. Ora, per non farli richiudere in tempo zero, sarà fondamentale il rispetto delle norme igienico sanitarie che ormai conosciamo bene (lavaggio frequente delle mani, uso della mascherina, distanziamento) ma anche delle nuove regole che sono state stabilite a tutela di alunni e personale. Ecco, in estrema sintesi, come sarà il ritorno in aula per i ragazzi bergamaschi:
In entrata e in uscita da scuola dovrà essere seguito un percorso personalizzato per raggiungere la propria classe. Sarà vietato appendere giacche, soprabiti e cappotti lungo i corridoi, che al contrario dovranno essere messi sulle sedie in classe o addirittura riposti in cartella (alla scuola dell’infanzia verranno riposti in sacchetti di plastica richiudibili). Gli armadietti delle aule saranno sigillati e non potrà essere lasciato a scuola nessun tipo di materiale. Anche i banchi saranno svuotati, così come le aule.
Anche le lezioni di musica verranno stravolte: basta incubi legati all’utilizzo di flauti (temuti da generazioni di studenti), triangoli, tamburelli e altri strumenti musicali. Anche le ore di canto potrebbero subire variazioni: si potrà cantare infatti soltanto in quei luoghi dove è possibile garantire un adeguato distanziamento tra gli studenti.
Le novità interesseranno anche i docenti che non potranno più raccogliere quaderni o compiti dei bambini per correggerli a casa. Questi però non potranno neanche essere portati alla cattedra, altrimenti, prima e dopo le correzioni sia il ripiano sia il quaderno dovranno essere sanificati. I professori passeranno quindi a correggere i compiti tra i banchi, muniti di mascherina. Anche le verifiche non potranno essere portate a casa, sia dai docenti sia dagli alunni.
Per scrivere sulle lavagne servirà la supervisione di un maestro e dovranno essere igienizzate dopo ogni utilizzo, così come il materiale necessario a scrivere. Infine sarà vietato anche chiedere in prestito all’ormai ex compagno di banco penne, matite, gomme da cancellare e fogli protocollo. Scambiandosi la cancelleria ci si potrebbe scambiare anche il virus, con buona pace di chi usava questo stratagemma per passarsi suggerimenti e bigliettini durante i compiti in classe