Il caso

Arrestato il bergamasco Fabio Molinari, provveditore di Sondrio: domiciliari a Lovere

Il provvedimento a seguito dell’inchiesta per nomine irregolari di alcuni docenti

Arrestato il bergamasco Fabio Molinari, provveditore di Sondrio: domiciliari a Lovere
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Nella mattinata di oggi (martedì 4 ottobre) è arrivata la conferma dell’arresto di Fabio Molinari, provveditore dell’Ufficio scolastico provinciale di Sondrio. L’uomo, residente a Lovere, si trova attualmente ai domiciliari.

Come riportato dai colleghi di Prima la Valtellina, l’azione è stata eseguita dal Nucleo Pef della Guardia di Finanza di Sondrio su richiesta della Procura della Repubblica, a seguito dell’indagine comunicata il 18 giugno scorso dopo una segnalazione riguardante irregolarità nelle nomine di alcuni docenti. Molinari era infatti sospettato di concussione, induzione indebita, peculato e turbata libertà degli incanti. Il Gip ha condiviso la ricostruzione della Procura, riconoscendo la sussistenza dei gravi indizi di colpevolezza e delle esigenze cautelari. I fatti contestati riguardano reiterate ingerenze dell'indagato nelle assunzioni del personale docente da parte dei presidi, attraverso la cosiddetta procedura di messa a disposizione (Mad), nonché l'utilizzo di fondi pubblici per saldare debiti personali. A quanto pare, anche la procura di Cremona, dove l’indagato ha ricoperto il ruolo di reggente fino a pochi mesi fa, avrebbe aperto un fascicolo che ipotizza gli stessi reati.

I magistrati valtellinesi hanno contestato inoltre consolidati rapporti tra Molinari e diversi giovani, a cui il dirigente avrebbe promesso e fatto attribuire in maniera illecita incarichi di docenza, borse di studio, stage e tirocini retribuiti presso gli istituti scolastici della provincia. Alla predisposizione e attuazione di bandi pubblici, talvolta costruiti ad hoc oppure da lui previamente individuati, avrebbero fatto seguito induzioni indebite nei confronti degli stessi stagisti affinché, in cambio dell'assunzione presso le scuole, versassero parte dei loro compensi sul conto di un’associazione culturale riconducibile a lui.

Nei prossimi giorni gli investigatori proseguiranno le indagini, allo scopo di verificare la sussistenza di quanto finora accertato, raccogliendo dichiarazioni dalle numerose persone informate sui fatti e acquisendo ulteriore documentazione.

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