Assembramenti per il passaggio della "1000 Miglia" a Treviglio, scoppia la polemica
Le opposizioni e il presidente dell’Assemblea dei sindaci del Distretto di Bergamo criticano l'organizzazione dell'evento. Il sindaco Imeri: «Lui non pensi a Treviglio. Abbiamo agito con la massima responsabilità»
È polemica a Treviglio dopo il passaggio della 1000 Miglia di ieri (domenica 25 ottobre), un evento che se da un lato ha riscosso un indubbio successo di pubblico ed è stata molto apprezzata da migliaia di trevigliesi, dall’altro ha creato qualche polemica per gli assembramenti avvenuti perlopiù durante l’acme della gara, la ripartenza della sfilata attorno alle 12.35, tra piazza Garibaldi e piazza Manara. A raccontarlo sono i colleghi di PrimaTreviglio.
La mascherina, va detto, l’avevano (quasi) tutti gli spettatori e il servizio d’ordine, almeno nella prima parte della manifestazione, ha disperso in modo efficace i cittadini in arrivo verso il centro, richiamando i pochi indisciplinati senza mascherina e dirigendo il transito delle persone lungo vie diverse dall’asse via Roma-piazza Manara-piazza Garibaldi, in modo da evitare la calca. Giocoforza, però, la grande quantità di trevigliesi sul percorso ha oggettivamente creato più di un momento di calca, soprattutto quando al momento della ripartenza centinaia di spettatori e di curiosi si sono avvicinati a piazza Manara per assistere al passaggio dei “bolidi” nel punto scenograficamente più bello e più vicino alla radiocronaca trasmessa in diretta Facebook da una roulotte allestita davanti alla Basilica. Inutili gli sforzi del servizio d’ordine, di fronte alla massa che pian piano si è assiepata alle transenne, alimentata anche da curiosi provenienti dalle altre vie del centro: per circa un’oretta, in diversi punti della piazza le distanze interpersonali non si sono mantenute. L’invito alla popolazione di “distribuirsi” lungo il tracciato ha funzionato in realtà solo in parte.
Le reazioni alla manifestazione cittadina non sono mancate. In moltissimi hanno postato fotografie con commenti entusiastici sulla gara, uno dei pochi eventi pubblici ad aver resistito - con tutte le autorizzazioni del caso ovviamente, trattandosi di un evento considerato di interesse nazionale - al clima non certo allegro di queste settimane, portando una boccata di ossigeno in città. In tanti hanno però fatto puntualmente notare a suon di fotografie il “pienone” in piazza, inopportuno in tempi di Covid-19. Tra i primi a denunciare la situazione è stato il M5S cittadino: «L’avevamo scritto per tempo: bellissima iniziativa, lodevole portare a Treviglio la 1000 Miglia, ma forse era opportuno sospenderla, vista la cruenta evoluzione della pandemia», ha commentato il gruppo.
Sulla vicenda è intervenuto anche il sindaco di Treviglio Juri Imeri: «Le notizie degli ultimi giorni ci hanno doverosamente portato a rivedere il programma, l’organizzazione, il piano della safety e la comunicazione, improntata esclusivamente sui corretti comportamenti e sulla sicurezza. E devo dire che nonostante qualche eccezione, sulla quale si è prontamente intervenuti, la giornata di oggi ha confermato la forza di una macchina organizzativa che ha saputo reggere l’urto di una simile manifestazione: le persone, rispettose delle regole, hanno accolto l’invito a distribuirsi lungo tutto il percorso; negozianti e commercianti sono stati scrupolosi nell’attuazione dei protocolli; in piazza Garibaldi e Manara si sono evitati assembramenti e nei punti più critici, nelle poche situazioni di bisogno, l’intervento delle forze dell’ordine, degli stewart e dei volontari è stato puntuale e tempestivo. Abbiamo agito con la massima responsabilità e la massima attenzione, nel rispetto di quanto condiviso in Prefettura, e credo che le tante persone presenti siano la conferma del clima percepito, di grande rispetto per la situazione sanitaria e di grande voglia di vivere in sicurezza la nostra città e un evento cosi bello. In tantissimi rispettosi delle norme, e negli altri casi richiamati all’ordine da chi di competenza, presente per tutta la manifestazione. Leggo di qualche polemica, che ci sta e rispetto. Ricevo anche tanti messaggi positivi rispetto all’organizzazione, che giro tutti a chi ci ha messo la testa, a chi ha coordinato e a chi ha lavorato: dipendenti comunali, professionisti, associazioni e volontari e forze dell’ordine. Grazie!».
Anche a livello sovra-comunale c’è stata qualche polemica, tra cui quella piuttosto inedita accesa dal presidente dell’Assemblea dei sindaci del Distretto di Bergamo, Gianbattista Brioschi: l’omologo di Juri Imeri per il capoluogo, dato che il sindaco di Treviglio è presidente dell’assemblea dei sindaci del distretto Bergamo Ovest di Treviglio, ha detto: «Questo è il miglior modo di far viaggiare e moltiplicare il Covid-19. Quando impareremo a darci tutti una mano per vincere contro questa pandemia?». Secca la replica di Imeri: «Brioschi? Pensi al Distretto di Bergamo, non a Treviglio…».