Astino punta alla ripartenza dal 20 giugno: al via la stagione culturale nel chiostro
Riqualificati gli spazi al piano terra, ora si lavora al primo piano per una sala conferenze. Ritrovata una tomba rituale del mille avanti Cristo

Si lavora a ritmi serrati per riaprire l’ex monastero di Astino il prossimo 20 giugno. La riapertura sarà graduale, ma per questa data pare ormai certo l’avvio della stagione culturale che verrà ospitata nel chiostro e al piano terra; per quanto riguarda il servizio bar molto dipenderà dalle disposizioni di sicurezza che verranno emanate nei prossimi giorni.
L’ex monastero è oggetto di importanti lavori, che hanno consentito di rimettere a nuovo i locali del chiostro, il refettorio e i saloni attigui. Dallo scorso anno la Fondazione Mia ha investito 2 milioni e mezzo di euro in opere di restauro e di rifunzionalizzazione degli spazi al piano terra, a cui si aggiunge un milione e mezzo di euro per i lavori attualmente in corso.
La Fondazione interverrà sul primo piano della struttura dove verrà ricavata una sala per le conferenze; il termine della prima parte delle opere di riqualificazione su questo piano è previsto per il mese di luglio, mentre a fine agosto dovrebbero concludersi i lavori nelle cantine, dove l’intenzione è quella di allestire un ristorante.
Inoltre, nel corso degli scavi, oltre a murature e canalizzazioni medievali che saranno probabilmente oggetto di una mostra, a quattro metri di profondità è stata trovata una tomba rituale contenente si pensa due cinghiali che risalirebbe al mille avanti Cristo (sono in corso approfondimenti da parte di paleontologi e della Sovrintendenza). Con la fine dell’estate ulteriori indagini di ricerca archeologica verranno condotte dentro la cascina convento, che ospiterà in futuro anche una scuola di cucina.
Ulteriori opere edili riguarderanno la sistemazione della pavimentazione dei vialetti del cortile interno del chiostro con la posa di pietra arenaria; l’impermeabilizzazione e il rifacimento della pavimentazione sotto la torre del Guala; la realizzazione di nuovi servizi igienici dentro il chiostro; e, infine, all’esterno dell’ex monastero si procederà all’ampliamento della rotatoria di fronte al parcheggio su via Astino, da cui partirà un percorso ciclopedonale fino alla cascina Mulino. Infine, Fondazione Mia ha intenzione di riportare ad Astino l’Ultima Cena che Alessandro Allori dipinse per il refettorio