- Registrazione tribunale Bergamo n.7/2018
- ROC 15381
- Direttore responsabile Andrea Rossetti
- Gestione editoriale Media(iN) Srl
Contatti
- Email redazione@primabergamo.it
- Telefono 035235110
Pubblicità
-
Concessionaria
Publi(iN) Srl
- Email publiin@netweek.it
- Telefono 03999891
Info e note legali
© Copyright 2025 Media(iN) Srl
Tutti i diritti riservati.
Servizi informatici provveduti da Dmedia Group SpA Soc. Unipersonale Via Campi, 29/L 23807 Merate (LC) C.F. e P.IVA 13428550159 Società del Gruppo Netweek S.p.A. C.F. 12925460151
Dopo quasi 200.000 anni di "evoluzione" un branco di lupi è ancora più intelligente di alcuni allevatori e delle nostre Istituzioni. Quante notizie ridicole che si leggono quando basterebbe creare un ambiente meno invitante e lasciandogli gli animali selvatici che quotidianamente uccidiamo incentivando "l'antica arte" della caccia. Quanto imbarazzo per gli umani
Basterebbe avere i cani predisposti alla difesa del gregge. E' scientificamente provato, basti vedere in Abruzzo dove gli stessi pastori lo affermano, che la presenza di cani allontana i lupi o altri aninmali selvatici.
Se i cacciatori uccidono cervi caprioli e cinghiali che sono prede naturali i lupi predano capre e pecore
L'uomo si è sempre dovuto difendere dagli attacchi dei predatori che uccidono per mangiare, gli animali allevati. L'assurdità è che oggi non possa difendersi, come ha sempre fatto nella storia, con armi, trappole e quant'altro. La convivenza deve essere basata sull'autodifesa dagli attacchi degli animali predatori, inopinatamente lasciati agire indisturbati. Da lupi, orsi e cinghiali ci si deve difendere, anche cacciandoli e sparandogli. Non è possibile che questi siano più importanti degli esseri umani e del loro lavoro. in nome di un animalismo peloso e ridicolo.