L'allarme

In aumento i giovani che fumano È dipendenza per uno su quattro

In aumento i giovani che fumano È dipendenza per uno su quattro
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Il 58% degli studenti bergamaschi tra i 15 e i 19 anni (pari a 26.515) ha fumato tabacco almeno una volta nella vita (il 50,1% dei minorenni e il 69,7% dei maggiorenni). Il 23,9% (pari a 10.926 studenti) ha fumato quotidianamente nell’ultimo anno (era il 22% nel 2016). Sempre nella fascia 15-19, fuma quotidianamente il 30,9% dei maggiorenni e il 19,3% dei minorenni (il 19,9% dei maschi e il 18,6% delle femmine). Sono questi i dati principali che emergono dallo studio condotto nel 2018, su mandato dell’Agenzia di Tutela della Salute di Bergamo, dal Cnr di Pisa in collaborazione con l'Osservatorio Dipendenze del Servizio Epidemiologico Aziendale dell’Ats stessa, studio che ha riguardato un campione statisticamente significativo di ragazzi e ragazze dai 15 ai 19 anni che frequentano istituti scolastici secondari di secondo grado della provincia di Bergamo, di diverso indirizzo e collocazione territoriale.

 

 

Carlo Tersalvi, direttore sanitario Ats Bergamo. «Come Agenzia di Tutela della Salute siamo attenti all’universo giovanile e a quello degli adolescenti. Si tratta di un’età critica (pensiamo ai comportamenti emulativi rispetto ai pari), ma è anche un terreno fertile in cui seminare buone pratiche da portare avanti e mantenere per tutta la vita. Questa indagine ci permette di monitorare e conoscere la diffusione del fumo per definire interventi di sensibilizzazione che propongano scelte consapevoli e stili di vita sani tra i ragazzi e le ragazze che sono gli adulti di domani, adulti che vogliamo in salute innanzitutto per sé stessi».

Elvira Beato, Osservatorio Dipendenze. «I dati della provincia di Bergamo sono in linea con i dati nazionali ed europei e mostrano approcci precoci e un tendenziale aumento dei consumi di tabacco. Molti studi evidenziano come iniziare a fumare in giovane età accresca le probabilità di sviluppare una vera e propria dipendenza, che può protrarsi negli anni, senza dimenticare i danni su un cervello ancora in fase di sviluppo. Come Ats consideriamo fondamentale il senso di responsabilità degli adulti, siano essi rivenditori o genitori, al fine di mantenere una coerente posizione educativa nei confronti degli adolescenti».

Giuseppe Sampietro, Area Epidemiologica e Registri Specializzati. «Il registro tumori di Ats è lo strumento che permette di individuare i casi incidenti (cioè i soggetti che sviluppano una patologia oncologica) della nostra provincia. I dati evidenziano una diminuzione del tumore al polmone nella popolazione maschile e un incremento in quella femminile. Per questa tipologia, occorre ribadirlo in un’ottica di prevenzione, il fattore di rischio più importante è il fumo di sigaretta che, da solo, determina circa l’85% dei casi. Inoltre ha un importante ruolo causale per altre patologie: cardiache, respiratorie e oncologiche».

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