Autista picchiato da un giovane sul bus a Botta di Sedrina, aggressore denunciato per lesioni
La vicenda è l'ultima di una serie di violenze verbali e fisiche ai conducenti del trasporto pubblico, intervenuti i carabinieri
Lo ha preso a pugni in faccia, gli ha rotto gli occhiali e provocato un taglio al sopracciglio. Un'aggressione in piena regola quella avvenuta a Botta di Sedrina nel pomeriggio di mercoledì 4 dicembre scorso, quando un autista della linea Arriva ha prima avuto una discussione per il biglietto e poi è stato picchiato da un adolescente di origine straniera.
L'aggressione all'autista
L'episodio, come riportato oggi (venerdì 6 dicembre) da L'Eco di Bergamo, è accaduto intorno alle 16, sul mezzo della linea che va da Piazza Brembana a Bergamo. Alla fermata è salito il ragazzo, che ha chiesto al conducente se poteva pagare con la carta di credito. Tuttavia, i pullman non sono dotati di sistema di pagamento elettronico, quindi gli ha detto che doveva farlo in contanti, oppure mostrare l'abbonamento. A quel punto, il giovane ha iniziato a insultarlo e andargli addosso, l'altro lo avrebbe spinto per allontanarlo ma, quando gli ha voltato le spalle, sarebbe scattata la violenza vera e propria.
L'autista sarebbe stato colpito con quattro-cinque pugni, riportando ferite al volto e alla tempia. In seguito, ha fermato l'autobus e chiamato i carabinieri che, giunti sul posto, hanno ascoltato la versione di entrambi e denunciato il minorenne a piede libero per lesioni. La vittima non è voluta andare in ospedale, nonostante perdesse del sangue, e quel giorno ha continuato a lavorare.
La violenza sugli autobus
Questo non è che l'ultima vicenda di una lunga serie, in cui i dipendenti del trasporto pubblico locale sono soggetti a violenze sia verbali che, a volte, anche fisiche, nonché a frequenti discussioni con chi, oltre a non pagare il viaggio, vorrebbe anche avere ragione. Sono dinamiche che i sindacati di categoria descrivono ormai da tempo, ma pare che nulla sia mutato dagli eventi descritti quest'estate dalle cronache.
Il tutto, pur riconoscendo che le guardie giurate non possono controllare ed essere su tutti i mezzi, ma le sigle chiedono un osservatorio congiunto con le autorità, per capire quali tratte debbano essere monitorate con più attenzione e quando intervenire per situazioni critiche.
Dovremmo fare come in tutti i paesi europei:l'obliterazione del biglietto o dell'abbonamento avviene a una macchinetta posta alla salita dell'autobus con relativo cancelletto. Altro esempio: Non esiste che una persona possa salire a metà o dietro dell'autobus . Poi ci lamentiamo se l'ATB è in passivo...Invece di acquistare gli autobus di ultima generazione, comprateli o attrezzateli col cancelletto e obliteratrice alla salita dell'autobus. Mi spiace molto per l'autista. L'educazione va insegnata.
Io non vi capisco… risorsa straniera che stava andando al lavoro per pagare la pensione futura dell’autista e gli si chiede anche di pagare il biglietto? Ma me ‘l so mia (questo messaggio è chiaramente ironico)