Sabato scorso

Baby gang semina il panico a Treviglio: rapinati due ragazzi, coppiette minacciate col coltello

Il 2 marzo intorno alle 23 sono cominciati i problemi, si tratta probabilmente di giovani nordafricani venuti da fuori in treno

Baby gang semina il panico a Treviglio: rapinati due ragazzi, coppiette minacciate col coltello
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Una serata da incubo quella vissuta da alcuni giovani che, lo scorso sabato 2 marzo nel centro storico di Treviglio, sono caduti vittime di una baby gang di nordafricani.

Diversi gli episodi e, in uno di questi, a un ragazzino è stato anche puntato un coltello alla gola. Per il momento, i soggetti sono riusciti a dileguarsi e le forze dell'ordine li stanno ancora cercando. A riportare i dettagli sono i colleghi di PrimaTreviglio.

Ragazzino strattonato

I problemi sono iniziati intorno alle 23, quando in via Bicetti un minorenne è stato avvicinato dalla banda, composta da sette-otto membri, che gli ha detto di consegnargli quello che aveva in tasca: all'inizio si è rifiutato, per cui lo hanno strattonato con violenza e, così facendo, la vittima ha ceduto tirando fuori dieci euro. Tornato a casa, ha raccontato tutto ai genitori, che lo hanno accompagnato al Pronto soccorso con ferite lievi.

Giovane rapinato e coppiette minacciate

L'altro caso ha avuto invece come scenario Piazza Garibaldi, dove il gruppetto criminale ha circondato un altro ragazzo, costringendolo a dargli anche stavolta tutti i soldi che aveva. Stavolta, il bottino è stato di cento euro. L'ultimo tentativo di rapina, quello a due coppiette che camminavano in vicolo Messaggi diretti a Piazza Setti, è però andato male: con in mano un coltello e una bottiglia di vetro, li avevano minacciati ma, quando una signora li ha visti ed ha urlato, mentre tra l'altro arrivava un amico dei ragazzi, hanno desistito e sono scappati.

Sull'accaduto indagano ora i carabinieri di Treviglio, i quali hanno già tra l'altro raccolto due denunce. Al vaglio anche le immagini della videosorveglianza pubblica, per cercare di scoprire l'identità degli autori dei reati. Il sospetto, comunque, è che si tratti di individui arrivati da fuori con il treno.

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