misure di precauzione

Badanti, da controllare al rientro dalle ferie

Cisl: «Serve un protocollo per prevenire contagi tra le persone più a rischio».

Badanti, da controllare al rientro dalle ferie
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La prudenza non è mai troppa. Soprattutto in caso di Coronavirus e se ad essere coinvolta è la fascia più a rischio: quella degli anziani. La Cisl alza l’asticella dell’attenzione e pone il tema delle badanti che rientrano dalle ferie svolte nei loro Paesi d’origine. Secondo i dati della Federazione dei pensionati Cisl a Bergamo e provincia ci sono 5.050 assistenti familiari che lavorano con regolare contratto di cui 3.428 provenienti dai Paesi dell’Est. Ed è proprio questo alto numero a preoccupare. La Cisl propone un protocollo di controllo anti-Covid che impedisca nuovi contagi all’interno delle famiglie dove è in corso l’assistenza a persone non autosufficienti. «È naturalmente importante evitare allarmismi - dicono al sindacato di via Carnovali -, ma diventa necessario pensare ad azioni di prevenzione e controllo non a carico delle famiglie dei badati». «Il rientro di badanti presso le famiglie per l’assistenza di persone anziane non autosufficienti necessita di una procedura che salvaguardi la salute  sia della dipendente che della persona assistita – sostiene Giacomo Meloni, segretario Fnp provinciale  -. Per non lasciare le famiglie allo sbando sarebbe opportuno definire a livello regionale linee guida  o protocolli in accordo con le organizzazioni sindacali che indichino con chiarezza  compiti e responsabilità in capo alla famiglia e alla dipendente». Il tampone dovrebbe essere obbligatorio, ma dove farlo? presso il luogo di arrivo delle persone o presso il domicilio a cura della Ats su indicazione della famiglia? E se la persona sottoposta a tampone dovesse risultare positiva, dove dovrebbe trascorrere la quarantena? In una struttura alberghiera? E in tal caso i costi non dovrebbero essere a carico della famiglia, che già si deve preoccupare del costo della sostituzione.
«Se il tampone è negativo - continua Meloni -  la badante dovrà firmare un protocollo che la impegna alla quarantena a domicilio, osservando una serie di misure di prevenzione; misurazione della febbre due volte al giorno, obbligo di indossare la mascherina, guanti e grembiule idrorepellente, quando è a contatto con la persona anziana, sanificazione dei locali e del bagno ogni volta dopo l’uso, divieto di dormire nella stessa stanza. L’Ats, poi, provveda a controlli a campione, con sanzioni se non rispettate le indicazioni. Effettuazione di un nuovo tampone dopo sette giorni e se negativo rispetto della prescrizione per altri sette giorni».

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